Lorenzo Pescini e la sua arte

Creato il 07 aprile 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

 Mani ,tasti e cuore…connubio perfetto

 in cui nasce  l’arte del musicare

Monica Pasero

 

 Nel nostro spazio “Scopriamo L’artista” oggi ho la fortuna d’ intervistare  un compositore d’eccezione  Lorenzo Pescini.  La musica è senza dubbio un’arte e lui un artista delle melodie!  

Lorenzo tu inizi a suonare il pianoforte da piccino, questo è stato un tuo desiderio o è stata la tua famiglia a proportelo ?

Ciao Monica! Nel video che sto giusto completando in queste settimane dal titolo “L’altalena della memoria” (il secondo estratto dall’album “Sulla Strada di Venere) c’è una foto che mi ritrae nel giorno del mio compleanno. Dietro di me, in bella vista, una straordinaria pianola Bontempi su cui già all’epoca “armeggiavo” piacevolmente. Avevo solo due anni! Sono nato con la musica in testa…ed i mie genitori hanno fatto di tutto perché…ci rimanesse!

 A quale musicista vivente o non sei maggiormente legato?

Nel modo classico amo la perfezione Bach, l’equilibrio di Mozart, la maestosità di Beethoven, la delicatezza di Chopin e soprattutto le esplosioni emozionali di Rachmaninov. Tra i viventi mi piace abbastanza Allevi, seguo con interesse Cacciapaglia ed Einaudi.

 Domanda banale forse, ma  te la porgo lo stesso: Perché il pianoforte? E non la batteria?

Il pianoforte è considerato il re degli strumenti non a caso. Ha un ampia gamma di sonorità, oltre sette ottave di estensione. Possiamo suonare assieme quante note vogliamo, c’è una infinita letteratura originale. Il piano “lega” bene con quasi tutti gli strumenti ed insieme all’orchestra restituisce il meglio di se. Insomma, quando vado a ballare la batteria è fondamentale, ma per tutto il resto… il pianoforte è il pianoforte!

 Cosa consiglieresti ad un giovane che sogna di divenir musicista, quali sono i presupposti per poter ambire a diventare davvero bravo in questo campo?

E’ un momento duro. La crisi ha reso difficile la vita a tutti, soprattutto agli artisti che lavorano in un settore considerato “non indispensabile” e quindi tra i primi a subire i tagli tipici di questi momenti. Perseverare continuando a scrivere nuova musica, approfondire attraverso lo studio dei grandi maestri ed andare alla ricerca di tutte le strade per farsi conoscere, anche innovative, è sicuramente un buon modo di affrontare i tempi di “carestia”. Perché oggi, più di ieri e meno di domani, è necessario, oltre ovviamente ad avere qualche cosa da dire, possedere la più ampia competenze e lasciare aperti tutti i canali possibili: l’occasione infatti, se e quando passa, va colta al volo!

 I tuo studi, ti hanno senza dubbio formato, ma l’artista che sei diventato a mio parere da ciò che ho letto, è frutto della tua inventiva e passione. Un’anima curiosa la tua, che sa spaziare abbinando il suo talento con altri campi. Come nasce l’idea di collaborare con forme d’arte così  diverse dalla tua?

Credo nella contaminazione delle arti. Ho molti amici, da pittori a poeti da scultori a fotografi, che mi hanno insegnato che c’è un filo conduttore che unisce le diverse manifestazioni artistiche, seppur molto diverse tra loro. Si tratta dell’emozione originaria, della scintilla creatrice che accende la voglia di comunicare, di trasmettere quello che si prova e di fissarlo in un opera. Per l’eternità.

Musica e arte sono da sempre in simbiosi, un connubio perfetto per stimolare i sensi. Tra le numerose forme artistiche presenti, quale prediligi oltre ovviamente la musica?

Sicuramente la pittura, il mio primo album, dal titolo “Dietro la luna” nasce proprio dalla collaborazione con un grande maestro pittore toscano, Francesco Nesi, che mi ha insegnato ad amare i colori nel senso più profondo del termine: sentire le vibrazioni che le tonalità ci inviano al nostro cuore. Alcuni dei brani contenuti dell’omonimo CD sono esattamente quello che i quadri del Nesi mi hanno trasmesso.

  Cos’aveva in più  maestro “Francesco Nesi” per  ispirarti  nelle tue composizioni?

Secondo me la differenza tra il pittore medio da quello bravo a quello grande è che i quadri del primo ti piacciono, del secondo ti colpiscono mentre quelli del terzo ti parlano e quelli del Nesi… son proprio dei grandi “chiacchieroni”!

 Chiedo sempre ai mie scrittori quale libro gli è più caro  a te chiederò tra i tuo album incisi, quale sei più legato?

Ne ho prodotti solo due…la scelta non è difficile! Sicuramente il primo (Dietro la luna) è pieno di entusiasmo, per il grande passo che stavo facendo…il secondo (Sulla strada di Venere) è più complesso, ricco di molti spunti nato da una incredibile collaborazione con venti artisti maestri nelle arti più varie.

Hai fatto tanto nella tua carriera! Consiglio ai lettori di visitare il tuo sito ed ascoltare la tua musica  per rendersi conto del tuo valore.  Credo che tu non ti ferma qui! Progetti  futuri? Vuoi darci un’anteprima ?

E’ appena uscito il video clip di Natalie Andaloro, talentuosa pianista siciliana, nel quale interpreta “Song for Tanabata – Sprofondando nel blu”, un brano estratto dal mio ultimo album. Ve lo consiglio anche per le suggestive location utilizzate. Questa è la pagina dedicata: www.pescini.com/tanabata.html

Ultima domanda di rito Che cos’è l’arte per Lorenzo Pescini

Dopo tutta la straordinaria musica che è stata scritta fino ai tempi nostri non è facile creare qualcosa di veramente originale che nello stesso tempo possa trovare il consenso di un ampio pubblico. Il vero rischio oggi infatti è quello di comporre o musica incomprensibile a molti oppure brani scontati di dubbio gusto.

Riuscire a far sì che chi ascolta e riascolta scopra ogni volta, come per miracolo, le proprie emozioni tradotte in musica: ecco secondo me quale è la sfida più grande ed affascinante di un compositore contemporaneo.

Ringraziandoti per la tua disponibilità, ricordo agli amici lettori:

Lo studio virtuale: www.pescini.com

La pagina ufficiale su Facebook: www.facebook.com/pescinicomposer



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