Lorenzo Suraci:”Radio Rai ignora i Modà”. La replica:”Sono bravi ma non in linea con le nostre scelte musicali”

Creato il 22 febbraio 2011 da Miosako

Lorenzo Suraci, amministratore della nuova etichetta discografica Ultrasuoni, che produce i Modà, denuncia che, nonostante il secondo posto conquistato al Festival di Sanremo, la Rai avrebbe completamente ignorato il brano Arriverà. Il comunicato diramato dall’etichetta discografica, dice, infatti, che “ai dati del Music Control, risulta che terminato il Festival di Sanremo, Antonio Preziosi, direttore di RadioRai Uno, e Flavio Mucciante, direttore di RadioRai Due, non hanno mai programmato i Modà, con una scelta priva di ogni logica commerciale e musicale. A dispetto di quello che si configura come un vero e proprio embargo da parte della Rai, i Modà con Arriverà sono al quarto posto tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e primi nella classifica di iTunes  dei singoli e degli album con Viva i Romantici“.

Dunque la Ultrasuoni, nella persona dell’amministratore Lorenzo Suraci, “si chiede se un atteggiamento del genere da parte di RadioRai, nei confronti di artisti emergenti e di oggettivo successo, sia corretto nei confronti degli ascoltatori dei due canali di Stato, sovvenzionati dal canone e, pertanto, tenuti a non ignorare i gusti del grande pubblico nazionale. La scelta, però, appare soprattutto il frutto di una deliberata volontà di disturbo e contrasto di un’etichetta discografica - Ultrasuoni, appunto – che sconta il solo peccato di essere nata dall’accordo di tre importanti soggetti della radiofonia commerciale, concorrenti della Radio di Stato. Una guerra non dichiarata, di cui la prima vittima sono la musica italiana e artisti emergenti e di grande valore come i Modà”.

Non si è fatta attendere ovviamente la risposta di Mucciante, che ha commentato così le parole di Suraci: “Noi apprezziamo i Modà, che di recente abbiamo ospitato in diverse occasioni, e anche nel nostro varietà Radio2 SuperMax. Il loro prodotto però non è in linea con il suono e le scelte musicali della nostra radio per quanto riguarda la cosiddetta playlist. Per fare un esempio – conclude -, noi non suoniamo neanche Lady GaGa“.



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