Lost in Yamato
Ottava Puntata – 2011 – The Sirenia Isle
Ottava puntata con la serie 2011 di Lost in Yamato!
Diamo l’arrivederci alla città più affascinante del Giappone!
martedì 12 luglio 2011
11 ( Japan 2011 ) Goodbye city of Peace, Water and Carps
Oggi giornata dedicata ad Hiroshima e l’ultima delle sue perle, dopo una comodosa colazione ala mio “Caffè Veloce”… e si mi mancherà questo cafè, il suo mandorlato al cioccolato, io suo espresso, i suoi divanetti, la sua aria condizionata al giusto, il suo sfumacchiare libero, oramai iniziavano anche ad anticiparmi, appena entravo mi preparavano l’espresso
Dicevo dopo colazione, mi incammino bello tranquillo verso la mia meta, attraverso strade infuocate, corridoi sotterranei infiniti, supero fiumi, colline e monti per giungere infine al Castello di Hiroshima! Il Castello delle Carpe!
Non è vero, la strada è breve e dritta dal residence
Non sapevo che Hiroshima avesse un castello, piccino, ma veramente carino, con un museo all’interno con la spiegazione, attraverso filmati e foto, tutte in doppia lingua giapponese/inglese, non solo la nascita del castello, ma anche tutti gli aspetti di vita al tempo dei samurai!
Inoltre vi è una vasta collezione di spade giapponesi autentiche, non solo Katana e anche la riproduzione della creazione di una Katana, da ferro all’appiattimento in lamine, alla loro piegatura e ripiegatura centinaia di volte fino a creare la lama più famosa e letale del mondo.
Hiroshima al tempo dei Tokugawa
La sala da pranzo, dentro i tavolini sono riposte le ciotole per mangiar
Il castello originale fu purtroppo raso al suolo con lo scoppio dell’atomica, si trovava a soli 800 metri dal luogo dell’impatto, ma fu ricostruito paro paro nel 1960.
Dopo la visita al castello e tutto il suo piacevolissimo parco botanico, tranquillo e fresco, mi incammino sulla via del ritorno, in verità volevo girellar tranquillo al parco del memoriale, ma avevo voglia di un caffè e di una sigaretta (qui non si fuma in giro a casaccio, o nelle aree apposite, o nei locali), quand’ecco che mi imbatto in un mega, iper centro commerciale super figo: il Pacela
Ma che figata! salgo su su per le scale mobili e mi ritrovo al sesto piano su 11 (12 se contiamo anche il primo interrato B1) e nella terrazza interna c’è un chioschetto per il caffè, lo prendo (tutto in giappolingua, anche i numeri, per pagare lascio la ragazza ravanare fra le monete che ho in mano
Ma che scialo assolutamente scialoso!
Ecco Hiroshima è una vera perla, piccola per gli standard giapponesi (solo 1,2 milioni di abitanti) ma con un bellissimo centro contornato da fiumi scintillanti, parchi omnipresenti dove godersi bellissimi tramonti, centri commerciali belli grossi e soddisfacenti, 40 minuti da una meraviglia come Miyajima e 40 da spiagge con bagni e ombrelloni che danno sul mare interno (Hiroshima da su un mare interno, non sull’oceano, infatti fra Hiroshima e l’oceano c’è l’isola di Shikoku, una delle 4 isole del Giappone) quindi l’acqua è cheta, calda, sembra quasi di essere il Grecia (vi giuro).
Inoltre ho saputo che le montagne che la incoronano d’inverno ospitano impianti sciistici.
La vita è tranquilla, i ritmi più lenti che Tokyo o Osaka, costa meno mangiare e dormire, insomma se uno dovesse scegliere, come qualità di vita Hiroshima sarebbe una gran bella scelta.
Il tramonto sul Memorial Park
Pacela by night
Hondori: la famosa via coperta di Hiroshima
Goodnight Hiroshima Carps
Sono proprio contento di esserci rimasto una settimana, me la sono proprio goduta, domani Osaka e poi Tokyo, dal piccolo al medio all’enorme gigantesca Megalopoli