Lost in Yamato – Sesta Puntata – 2011 – Battleship Yamato
Creato il 22 aprile 2014 da Egosistema
Lost in Yamato
Sesta Puntata – 2011 – Battleship Yamato
Sesta puntata con la serie 2011 di Lost in Yamato!
Saliamo sulla “vera” Battleship Yamato, voliamo con un vero Zero e navighiamo nel cielo a bordo di un’autentico sottomarino!
domenica 10 luglio 2011
Stamane mi alzo come al solito all’alba ancestrale per la colazione e mi accorgo di essere vagamente, ma solo vagamente, provato dall’uno-due a Miyajima, per cui decido di prendermi un giorno di “vacanza” Mangiato e docciato esco tranquillo da residence e mi dirigo verso la stazione, la passeggiata è lunga, saranno 11 stazioni di tram, ma vi sono un paio di trucchetti che aiutano, il primo è camminare lento, passo da lucertola, per mantenere il metabolismo in pari con il caldo assurdo che ce, il secondo è sfruttare il sottosuolo. I giapponesi non hanno particolarissima esigenza di vedere la luce del giorno, si trovano spesso buonissimi locali al secondo o terzo piano interrato e spesso interi enormi centri commerciali infossati nell’underground, per cui si possono sfruttare questi corridoi illuminati di capitalismo e gioiosa biomassa spendereccia per salvarsi dai quei cattivoni di raggi solari. Cattivoni sul serio, ho un principio di insolazione, sono rosso come un peperone dopo Miyajima! Arrivo fresco (quasi…) e tranquillo alla stazione, dopo ovviamente due pause, fra cui una nel mio baretto preferito di Hiroshima: “Caffè Veloce” (in Italiano) qui vi sono delle brioshes fantastiche con scaglie di mandorle sopra e ripieno di cioccolato nero a pezzi! Inoltre preparano un espresso come si deve e ovviamente nel locale si può fumare e l’acqua fresca scorre gratuitamente a fiumi (l’acqua è sempre gratuita, sempre comunque, ovunque e quandunque). Alla stazione ovviamente mi perdo nel sottosuolo, fra centri commerciali e corridoi e 67 uscite/entrate, praticamente mi ritrovo sotto il Mazda Stadium, vanto e orgoglio di Hiroshima, uno stadio di Baseball dove gioca la squadra locale: le Carpe di Hiroshima si il simbolo di Hiroshima è la carpa, si trovano ovunque nei marciapiedi mattonelle con carpe intrecciate Riprendo la via e già che ci sono acquisto il biglietto per Osaka, sempre non riservato, tanto parte un treno ogni 20 minuti… 20 minuti… e stiamo parlando di super mega fighi Shinkansen… Poi vedo una destinazione… Kure… ma si perchè no! Nella mappa/guida di Hiroshima fornitami dalla vigilessa il primo giorno si citava Kure per due motivi, entrambi che mi fecero sbavare, così prendo il trenino locale che costeggiando la costa ad est di Hiroshima in 40 minuti di paesaggio incantevole in cui vedo anche impianti balneari e giapponesi far il bagno in questo mare interno mi ritrovo nella graziosissima cittadina di Kure :) On the Road!Kure è piccolina ina ina ina, 250.000 abitanti che qui in Giappone sono praticamente meno di un isolato di Tokyo ma è importante poichè qui vi sono gli impianti militari che hanno costruito la Nave da Battaglia Yamato! La più grande, armata e potente nave della seconda guerra mondiale, poi resa famosa dal fumetto Space Battleship Yamato, di cui vidi la trasposizione cinematografica qualche giorno fa In suo onore hanno eretto il Yamato Museum con una riproduzione 1:10 dell’immensa corazzata e in più vi è un vero Zero! Non un modellino, ma un vero Zero! Il più letale e avanzato caccia da combattimento e aereo silurante della seconda guerra mondiale! No dico, ma che figata! E mica è finita qui, subito fuori dallo Yamato Museum c’è un sommergibile, vero, ma vero vero, tirato in secca e trasformato in museo e lo si può visitare dentro e forse l’ho già detto, ma è vero! WOW! Ma che bella gita, tralaltro Kure sarà anche piccolina (ma ha più grattacieli e centri commerciali di Torino, ve lo assicuro) ma è molto organizzata, dalla stazione si giunge ai musei attraverso una pensilina coperta e non manca la guida reperita al centro informazioni (anche se in inglese la tipa l’ha dovuta scovare sul retro).Finita la visita la via per ritornare alla stazione dalla pensilina passa per un centro commerciale e dentro c’era un cafè (della catena Starbuck’s) e mi fermo un attimo, mi prendo il mio espresso, mi siedo… e mi giunge un’illuminazione! Ecco perchè la tipa ha scovato la guida in inglese sul retro, ecco perchè è tutto il giorno che mi sento insistentemente osservato, probabilmente, anzi no, sicuramente, sono l’unico occidentale a Kure! Il porto di Kure Già ad Hiroshima per giorni non vedo occidentali, ma qui a Kure, fuori da tutte le guide, sono una specie di evento e mi guardano con palese curiosità, vi assicuro che fa un discreto effetto spiccare in mezzo alla gente, essere così immancabilmente, inesorabilmente diverso dalle altre centinaia di persone che ti circondano e non ci puoi far niente, non ti puoi mimetizzare, sei osservato, cosa bevi, cosa mangi, in che negozio ti fermi, c’è che chi ti passa davanti, ti guarda sbadatamente poi realizza, trasale e si rigira a guardarti con gli occhioni, c’è chi sorride, c’è chi si chiede che ci fai, c’è chi ti guarda storto, chi curioso, l’unica è camminare dritto, far finta di niente, tirar fuori la macchina foto e la guida così ti classificano come turista e si tranquillizzano tutti Torno felice e sotto osservazione speciale con il mio bel carico di souvenir della Yamato, davvero una bella gitarella tranquilla, domani vediamo di farne una più sostanziosa… forse… è bello stare in vacanza Goodnight Battleship Yamato! Fine Sesta Puntata della Serie 2011, alla prossima per farci incantare nuovamente dall’isola delle sirene!
つづく
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