Magazine Maternità
Quando alla fine della giornata, finite le incombenze quotidiane, assolti i ruoli di mamma, moglie, figlia, sorella, nuora, sostegno e pagliaccio, ti ritrovi a letto, la tentazione di lasciarsi andare, di rassegnarsi è tanta....sai che cosa è giusto fare, è un film che hai già visto, una parte già rodata, già interpretata, già sofferta...conosci a pennello le battute, sembrerebbe proprio una parte scritta su misura per te...eppure il momento della disperazione arriva inesorabile...e lotti con tutta te stessa per non farti sopraffare, lasci spazio alla speranza, alla preghiera, alla fede...e mentre ripeti a te stessa, come un disco rotto, che ce la farai, il tuo cuore, le tue braccia, le tue gambe si fanno sempre più pesanti...e ti rimproveri per non essere più quella bambina di sette anni che non ha pianto per anni, che ha sostenuto la mamma quando era necessario, che inconsapevole del dolore aveva sviluppato due spalle che Rosolino se le sogna la notte...c'è un senso a tutto questo, ora non lo vediamo, c'è un motivo...eppure la tentazione di rassegnarsi è tanta...troppa...e stavolta che hai trent'anni in più, vorresti scappare, mettere la testa nella sabbia, raccontarti tante bugie e frenare le lacrime, quelle stesse che quella bambina forte non ha versato la prima volta....