Lotta all’evasione

Più di 25 miliardi di euro (25,4 per la precisione) è il bottino-record recuperato nel 2010 alle casse dello Stato dalla lotta all’evasione fiscale nel complesso delle attività di indagine e accertamento dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps e di Equitalia.

Grazie ai controlli formali e al recupero dell’evasione fiscale l’Agenzia ha incassato la bellezza di 10,4 miliardi (+15% rispetto al 2009). Altri 6,6 miliardi sono stati recuperati grazie a minori crediti d’imposta tributari utilizzati in compensazione rispetto al 2009, una stretta voluta da Tremonti per evitare che le compensazioni tra crediti e debiti fiscali venissero utilizzate come una sorta di bancomat.
Dall’attività di accertamento e conseguente recupero dell’evasione contributiva da parte dell’Inps sono arrivati altri 6,4 miliardi (+12% sul 2009). E infine altri 19 miliardi (+19%) sono stati riscossi da Equitalia per altri enti statali e locali. Sono dati straordinari che confermano con i risultati la serietà e l’efficienza con le quali questo governo affronta la piaga dell’evasione fiscale in tutte le sue componenti: concorrenza sleale, ingiustizia sociale, lavoro nero e sommerso.

Soltanto pochi giorni fa la Guardia di Finanza aveva comunicato gli eccellenti risultati della sua attività, con la scoperta di novemila evasori totali e redditi non dichiarati per 50 miliardi. Naturalmente si tratta di dati non comparabili con quelli del Fisco, perché la Finanza parla di presunta evasione scovata mentre i dati dell’Agenzia delle entrate si riferiscono a somme già incassate dallo Stato.