Lotta alla mafia: Pino Maniaci

Creato il 24 ottobre 2010 da Maurizio Lorenzi

Il direttore di Telejato, Pino Maniaci, risponde così alle minacce subite qualche giorno fa.

di Aaron Pettinari – www.antimafiadiuemila.it 22 ottobre 2010

Si respira aria pesante nella provincia palermitana. Partinico. Una lettera anonima spedita da Palermo e indirizzata al direttore di Telejato Pino Maniaci. «Non puoi attaccare tutti – si legge nella missiva – altrimenti ci pensiamo noi a te e alla tua famiglia».

«La sentenza è stata emessa», scrive, inoltre, in dialetto siciliano l’anonimo autore. Quindi il consiglio di «stare zitto e lasciare il paese».

Non è la prima volta che Pino è vittima di intimidazioni, stavolta però si è “alzato il tiro” sulla sua famiglia che con lui condivide il lavoro di redazione. “E’ ovvio che si può essere preoccupati in questo momento – ci racconta – Di minacce ne ho ricevute diverse, stavolta però tirano in mezzo mia moglie e i miei figli e questo per me è come un pugno sullo stomaco. Ma noi non ci arrendiamo. Questa ennesima intimidazione non bloccherà il lavoro che quotidianamente, da più di dieci anni, questa nostra piccola emittente televisiva sta facendo. Continueremo a raccontare cosa è Cosa Nostra, come agisce quali sono gli intrecci e le alleanze, quali sono gli appoggi di cui gode”.

Le minacce seguono un’inchiesta giornalistica fatta dall’emittente sui beni confiscati alla mafia in cui si denunciava la condotta di un amministratore giudiziario che avrebbe gestito una cava-cementificio sottratta ad una famiglia mafiosa attraverso una società costituita insieme ai parenti dell’ex proprietario colpito dalla misura di prevenzione. Una coincidenza forse, ma potrebbe anche non esserlo. Non solo. Sullo sfondo vi è l’emergere di una nuova pax mafiosa proprio a Partinico. A stipularla quelle famiglie un tempo rivali, riavvicinate in nome degli affari. Sono quelle degli storici Vitale/Fardazza assieme ai D’Arrigo e quelle famiglie appartenenti a quella che era la corrente dei Lo Piccolo.

“Io credo che la mafia abbia cambiato strategia – continua Pino Maniaci – Un tempo ammazzava ancor prima di minacciare. Oggi invece, dato che sono più in difficoltà che in passato, le famiglie mafiose hanno capito che uccidendo farebbe troppo rumore e cercano di convincerti con altri mezzi. Per questo motivo hanno deciso di alzare il tiro con me, dopo le precedenti intimidazioni, minacciando anche la mia famiglia. E se per caso non accettassi il loro invito di andarmene, di lasciare Partinico, di restarmene zitto, ecco che si passerebbe ai fatti”. “La nostra famiglia è determinata ad andare avanti così come abbiamo sempre fatto in tutto questo tempo – conclude – Non la daremo vinta a questi pdm (pezzi di merda, come li definisce durante le trasmissioni) e lo abbiamo già detto in diretta televisiva. Per questo ringraziamo tutti quelli che in questi giorni ci sono stati vicini. E’ anche grazie alla loro spinta, alla loro vicinanza che non perdiamo la voglia di lottare e restare in prima linea”.

Forza Pino, non mollare. Hai tutta la nostra solidarietà.   MaLo


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