Particolare del palazzo reale di Bangkok
Pubblichiamo qui un articolo molto interessante, sulle lotte in corso per la successione al trono del re della Thailandia. Il blog da cui abbiamo “prelevato” questa miniera d’informazioni che è Le terre sotto vento, redatto dall’amico Pino Striccoli.
Alla fine la fiaba è giunta a termine, ed anche con amarezza. Dopo essere stata la consorte reale per oltre un decennio, la Principessa Srirasmi, moglie ufficiale del Principe Ereditario Maha Vajiralongkorn, il solo erede al trono, è stata spogliata dei suoi titoli reali. Appena dopo è stato pubblicato che lei volontariamente si è dimessa dalla famiglia reale e ritorna alle sue radici comuni prendendo quello che era il suo nome precedente di “Signorina Srirasmi Suwadee”.
E’ ora confermato che il dieci dicembre il principe ereditario Vajiralongkorn ha divorziato dalla sua terza moglie, Srirasmi. Settimane prima una serie di arresti dei familiari vicini di Srirasmi, che erano presumibilmente coinvolti nella corruzione, sembrava suggerire che fosse imminente una separazione. Suo zio, ex capo dell’Ufficio Centrale di Indagini, Pongpat Chayapan, era stato accusato di corruzione con il coinvolgimento di una presunta estorsione e contrabbando petrolifero, come pure di lesa maestà. Nel frattempo i suoi tre fratelli Natthpol, Sittishak e Narong e la sorella Sudathip erano stati accusati in modo simile di aver diffamato la monarchia. Come conseguenza, Vajiralongkorn richiese al governo di rimuovere i titoli reali legati al nome di famiglia dai membri della famiglia della moglie.
Una dichiarazione del palazzo dice che Srirasmi ritornerà nella sua città natale a Rachaburi, per vivere una vita tranquilla. Re Bhumibol ha offerto, secondo le notizie, circa 5 milioni di euro per risarcimento del divorzio. Srirasmi ha lasciato il suo unico figlio, principe Dipankorn Rasmichoti di nove anni alla cura del suo ex marito. Questo gli permetterà di mantenere i suoi meritati titoli reali. Principe Dipankorn ha lasciato Bangkok il 12 dicembre per Monaco dove sarà iscritto ad una scuola locale. Ad accompagnarlo vi era la nuova consorte reale di Vajiralongkorn, Generale Suthida Vajiralongkorn che sarà presumibilmente la prossima regina.
Il cambiamento di posizione di Srirasmi è significativo, poiché avrà effetto diretto sull’imminente successione reale. Nel prossimo futuro il principe ereditario eleverà la sua nuova moglie che diventerà la futura regina della Thailandia. Ma lei è quasi una sconosciuta. La famiglia reale thailandese è principalmente sopravvissuta all’età della democrazia poiché, tra i tanti fattori, è rimasta popolare. Ma l’idea del principe ereditario che diventa i nuovo monarca con una moglie misteriosa innervosisce molti thailandesi.
Lo spostamento avrà anche una conseguenza sulla successione reale nella prossima generazione. Secondo la legge di successione, un erede al trono deve essere il primo maschio nato dentro il talamo reale. Quindi Principe Dipankorn, pur mantenendo i titoli reali, non è qualificato per il trono. Si dice che che la nuova consorte del principe ereditario abbia già dato i natali ad un maschietto. Se fosse vero, il giovane principe è probabile il nuovo erede dopo che suo padre diventa re.
Alla fine la fiaba è giunta a termine. L’evento drammatico dentro la corte reale thailandese è anche diventato parte inesorabile della crisi politica attuale. In precedenza Vajoralongkorn aveva foggiato una stretta relazione con l’ex premier Thaksin Shinawatra, largamente disprezzato dalla casa reale e dai militari. Come conseguenza Vajiralongkorn non è mai stata la scelta loro favorita. Fu isolato e non ha mai visto il sostegno delle figure influenti del palazzo.
Ma suo padre Bhumibol è debole. Il recente compleanno di Re Bhumibol del 5 di dicembre, una data fortemente attesa nel calendario thai, è passato senza l’apparizione del re. L’era Bhumibol sta svanendo e si affaccia la transizione reale. Il golpe del 22 maggio ha dato un forte segnale che i militari, sostenuti dall’elite monarchica voleva controllare il processo.
Vajiralongkorn ha quindi scoperto il bisogno di riconciliarsi con i militari e l’elite monarchica.
Allontanarsi da Thaksin e costruire un ponte con i militari gli avrebbero aperto la strada. Il divorzio ha aiutato a lubrificare l’ingranaggio poiché Srirasmi non è stata mai accettata dall’elite monarchica a causa del suo passato poco decoroso. Molti dell’elite thai dicevano che non si sarebbero mai prostrati di fronte ad una ragazza da bar, la vita precedente di Srirasmi. Sembra che Vajiralongkorn stia facendo pulizie di casa prima del grande evento.
Ma questo rappresenta anche un dilemma per il principe ereditario. Da un lato ha fatto felici i suoi sostenitori nei militari e nel palazzo. L’accordo che ha stretto con loro forse può portare qualche stabilità al trono. Ma d’altro canto abbandonare la moglie in questo modo, allo stesso modo in cui fece con la sua seconda moglie Sujarinee Vivacharawongse (esule negli USA) ha rabbuiato la gia scura immagine del principe ereditario. Per molti thai salirà alla massima posizione senza carisma, senza autorità morale e con poco del loro rispetto.
Allo stesso tempo, man mano che si sviluppa la politica del palazzo, il principe ereditario è stato inusualmente attivo nel suo dovere. Ha ufficialmente sostenuto il golpe quando ha accettato di presiedere la sessione di apertura dell’assemblea legislativa nazionale ad agosto. Nelle notizie reali che sono mostrate giornalmente in televisione alle otto di sera, i thai vedono molto di più ciò che fa il loro principe, un riflesso che sta prendendo seriamente il suo ruolo futuro di re.
La rottura reale e il nuovo attivismo del principe ci portano a concludere che è pronto a salire sul trono. La prossima domanda è: che direzione prenderà la Thailandia durante il suo regno? Seguirà le orme del padre, interferendo periodicamente nella politica per difendere il suo potere reale? Oppure sceglierà di riformare la monarchia erigendosi al di sopra della politica?
Solo il tempo potrà dirlo.
Pavin Chachavalpongpun, TheDiplomat
Articolo di Le terre sotto vento qui.
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