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Lotteria Italia: ecco i biglietti vincenti

Da Yellowflate @yellowflate

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+ La scommessa persa della nostra speranza GIANLUCA NICOLETTI

Sette milioni di tagliandi venduti
ROMA
È la notte della Lotteria Italia. Oltre ai sei premi di prima categoria abbinati ai biglietti della Lotteria, di cui il primo da 5 milioni di euro, ci sono in palio altri 450mila euro per i biglietti di seconda categoria (30 premi da 50.000 euro) e terza categoria (90 premi da 20.000 euro).

Ecco i i 6 biglietti di Prima categoria estratti non ancora abbinati:
1. E 822453 – Castrocielo (FR)
2. M 811661 – Vallata (AV)
3. G 255449 – San Donà di Piave (VE)
4. A 786229 – Modena
5. B 025115 – Roma
6. G 794560 – Numana (AN)

BIGLIETTI VENDUTI IN CALO
Anche l’edizione 2012-2013 segna una raccolta con il segno meno per la lotteria più antica del nostro paese. È il quarto calo consecutivo. Con circa 7 milioni di biglietti venduti (6.969.380) il concorso ha infatti registrato un calo del 13%, rispetto all’ edizione dello scorso anno. La Campania è stata l’unica regione italiana ad aver retto, seppur parzialmente, al crollo della vendita dei biglietti della Lotteria Italia, con il -6,2%.

COME INCASSARE I PREMI
I possessori dei tagliandi vincenti della Lotteria Italia per riscuotere le vincite dovranno presentare il biglietto, integro e in originale, presso uno sportello di Banca Intesa Sanpaolo oppure presso l’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali. Il biglietto può anche essere spedito presso l’Ufficio Premi, a mezzo di raccomandata A/R, indicando le generalità, l’indirizzo del richiedente e la modalità di pagamento richiesta (assegno circolare, bonifico bancario o postale). I premi, ricorda Agipronews, devono essere richiesti entro il 180° giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del bollettino dell’estrazione. Il pagamento avviene entro 30 giorni dalla data di presentazione del biglietto.

QUEI VENTI MILIONI DIMENTICATI
Fa riflettere anche un altro dato: quello dei premi mai ritirati. Biglietti perduti o giocatori smemorati, la cifra è considerevole: venti milioni di euro. Soldi che, in quanto non reclamati, per legge tornano direttamente nelle casse dello Stato. Soltanto nell’ultima edizione sono rimasti “orfani” oltre 2,7 milioni, tra cui il secondo premio da 2 milioni venduto sull’A1 nei pressi di Modena. Sembra materiale per la sceneggiatura di un film, invece è pura cronaca, quanto avvenne nell’edizione 2008/2009: a non essere reclamato fu addirittura il primo premio da 5 milioni di euro, venduto a Roma e poi rimesso in gioco l’anno successivo. Nel 2003 i premi non incassati ammontarono a quasi 4 milioni di euro. L’anno seguente i biglietti vincenti dimenticati nel cassetto furono invece pari a premi per 1,1 milioni. Più attenti invece i giocatori nel 2010: i premi dimenticati in quell’edizione furono pari ad «appena» 220mila euro.

LA STORIA DEL CONCORSO
La Lotteria arrivò, nell’edizione 1995-1996 abbinata alla trasmissione «Scommettiamo che?» condotta dalla coppia Frizzi-Carlucci, a vendere 32 milioni di biglietti. L’ultima edizione con il segno più è quella del 2008-2009, con Raffaella Carrà che riuscì a trainare la Lotteria Italia a un +12,5% con oltre 18 milioni di biglietti venduti. Di certo la Lotteria Italia, rimasta l’unica lotteria tradizionale sul mercato, sente il peso degli anni e guarda con nostalgia la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90, una sorta di età dell’oro nella quale si arrivava a vendere oltre 30 milioni di biglietti l’anno, con la punta record fatta registrare nel 1988 con 37,4 milioni di tagliandi. In questa edizione, in media, su una popolazione adulta di 50 milioni di maggiorenni italiani è stato venduto un biglietto ogni 6 persone. Il confronto con la raccolta dei Gratta e Vinci, che chiuderanno l’anno con incassi per 9,8 miliardi di euro, ovvero 27 milioni al giorno, la dice lunga sul peso della Lotteria Italia nel panorama dei giochi. Ai Gratta e Vinci sono sufficienti appena 36 ore, meno di due giorni, per incassare quanto un’intera edizione della Lotteria Italia.


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