Loudlee: Pinterest formato musica

Da Silvietta @Silvietta

Pensavate di esservi appena liberati dalla dipendenza iniziale che provoca Pinterest (no, io non lo penso affatto, sto fin peggiorando), ed ecco un nuovo social network che catturerà la vostra poca attenzione residua: Loudlee.

Da Pinterest, Loudlee eredita l’idea di base dell’interfaccia, questa griglia mobile di immagini che, secondo il mio modesto parere professionale, rischia di diventare uno standard tanto quanto la struttura “a bacheca” di Facebook e Twitter. Un altro parente stretto di questo social è Last.fm, capostipite insieme a  Pandora dei social network per gli amanti della musica. Ma là dove Last.fm permette la condivisione delle proprie abitudini di ascolto musicale grazie a plug in che registrano e inviano in rete il “log” dei nostri player musicali, intesi sia come dispositivi che come software, l’obiettivo di Loudlee è quello di permettere all’utente di ascoltare musica, in modo del tutto intuitivo e veloce, senza bisogna di installare software come accade, ad esempio, per Spotify.
Loudlee infatti accoglie  le discografie uno sterminato database di artisti, organizzate per album, non facendo altro che associare ad ogni brano un video di YouTube che lo presenta. In questo modo, Loudlee non possiede fisicamente i brani, ma funge da aggregatore della sterminata offerta di YouTube.

Grazie a Loudlee, in altre parole, potremmo smettere di saltare da un brano all’altro su YouTube, con spesso un’enorme perdita di tempo nella ricerca del video giusto e nella creazione di playlist di videoascolto di brani (situazione abbastanza tipica quando, ad esempio, vogliamo ascoltare della musica mentre siamo al lavoro e abbiamo dimenticato il nostro iPod di fiducia); sarà sufficiente cercare un album o un artista su Loudlee e lasciare che il social network crei la playlist di video da solo, playlist che potremmo poi ascoltare anche in modalità shuffle.

L’attrattiva di questa modalità di ascoltare musica risiede nel fatto di poter fare gustosi assaggi musicali di album che non possediamo, che possono essere d’ispirazione per futuri acquisti o download. E` anche possibile creare una propria libreria di artisti da cui pescare quando abbiamo voglia di ascolti più famigliari e rassicuranti, e sbirciare cosa hanno in cuffia i nostri amici, anche se senza il dettaglio delle statistiche di Last.fm.

Essendo un progetto in fase di lancio, non mancano difetti e migliorie che renderebbero l’esperienza più completa ed interessante. Primo problema fra tutti: è possibile iscriversi solo tramite Facebook, quindi non potremo invitare i nostri amici che ancora resistono e non sono caduti nella rete di Zuckerberg. Non solo: sebbene Loudlee già prevede nella pagina di profilo di ogni artista la possibilità di esplorare una lista di cantanti e gruppi simili, sul versante dei suggerimenti di ascolto e di utilizzo delle playlist create c’è ancora molto da fare.
Aspetteremo fiduciosi.


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