Song: Quelqu’un m’a dit ( Link )
La sera tornando a casa rimembrava i momenti trascorsi insieme.
La mattina quando si svegliava con un sorriso tra le braccia di lui cercava di svegliarlo più dolcemente possibile. Iniziava a scorgere ogni segno del suo corpo con l’aiuto di una luce soffusa che passava attraverso i fori della persiana chiusa. Voleva fare l’amore. L’amor, non il sesso. Con le mani sfiorava il suo profilo, ogni lineamento. La luce raggiungeva i due ragazzi desiderosi d’amore, quello vero. L’amore per cui le reciproche parti si cercano, si scoprono, si innamorano, si vivono. Che parte dal cuore fino ad arrivare in testa. Che ti prende, ti fa gioire e poi all’improvviso, a volte, ti getta via come carte straccia.
Con l’amore l”appagamento non è sessuale, è endovenoso.
Ti nasce e cresce da dentro, come una fenice che risorge dalle sue ceneri ogni volta che muore. Il sesso, quello brutale, fisico è dato da un momento, da un desiderio imperturbante. Quando lei fa sesso lui la prende, la gira, la alza, la lecca, la usa. E poi, finendo li, si accende la sigaretta accanto al letto seduto, seminudo, nuovamente con i suoi pensieri, ma con qualche miliardo di spermatozoi in meno liberi sparsi qua a la tra lei e le lenzuola. E lei che ha provato godimento per qualche istante, qualche minuto. E poi? e poi c’è l’amore. L’amore che prova lei mentre ti accarezza, ti scruta sorridendo e ti sente dentro, non solo nel corpo, ma anche nello spirito, nell’anima. Quella cruda, che hai aperto ai suoi occhi. Nel cuore in cui gli hai dato il permesso per entrare senza essere scritto in nessuna lista. La chiave che solo lui ha. Ed allora in quel caso il godimento nasce prima di trascinarsi nelle lenzuola, prima di pensare a fare l’amore. Nasce nel momento in cui si vedono e sanno di appartenere in qualche maniera, metafisicamente, l’uno all’altra. Ed è li, tra le lenzuola, sul tappeto, nella vasca piena di schiuma o più semplicemente sulla porta fredda della cantina che, tra un bacio, una risata ed uno scherzo si consuma un momento di consueta intimità.
A metà tra gioia e godimento c’è l’amore.
La ragazza amava trascorrere le giornate in sua compagnia. Ogni momento era passione e ricerca insistente e progressiva della sua altra metà. E le bastava voltarsi per avere ciò che desiderava, un suo sorriso. E poi, un bel giorno, di netto, lui scomparve. Non seppe il come o il perchè. Lasciò tutte le sue cose. Semplicemente sparì.
Ed ora la nostra ragazza continua a lavorare il legno, andare in libreria a leggere Hemingway e tornare la sera a casa accanto alla sua finestra, con uno spettatore di riguardo, a cantare la sua storia ed aspettare il ritorno della sua metà.
Lei cantava “Quelqu’un M’a Dit”.
RudiExperience