Per dirlo con il titolo di uno dei suoi ultimi dischi, Willy DeVille è sempre stato un “horse of a different color”, uno fuori dal branco e dagli schemi. Lo è stato fin da quando, in anni a cavallo tra il punk e il grunge, si ergeva nel buio della notte newyorchese a cantare di amore ed emozione evocando i grandi soulmen degli anni cinquanta e sessanta. Difficile afferrarlo con quel viso spigoloso, quei modi da giocatore d’azzardo, quello sguardo malizioso e penetrante, quella battuta sferzante. C’era qualcosa in Willy DeVille che il rock’n’roll non ha più, un senso di romanticismo, di storia, di fascino. Sapeva cogliere con semplici versi il sorriso di una venere della strada, le pulsioni della gente del ghetto, la pericolosità di uno stiletto che brilla nella notte, una torbida storia di droga, l’amore di chi si pavoneggia per qualche traccia di rossetto esibita sul collo. Controcorrente, sia nella musica sia nella vita, fino alla sua prematura scomparsa nel 2009 all’età di 59 anni. Sarà per quello che è stato rimosso, più che dimenticato, dal cinismo dell’industria musicale. Un caso più unico che raro, visto che i riconoscimenti postumi ormai sono la regola. Per Willy DeVille, invece, niente, il mondo del rock non è stato affatto generoso e riconoscente: soltanto gli omaggi di Peter Wolf, una canzone a lui dedicata e Boz Scaggs, due cover nel suo ultimo Memphis. Per questo, ci voleva Love And Emotion. Una storia di Willy DeVille (Pacini Editore, collana Fanclub, 16 euro), l’unica biografia al mondo, scritta dal sottoscritto Mauro Zambellini per colmare un vuoto incomprensibile e dare giustizia ad un grande talento della musica e dell'arte. Con l’introduzione di Kenny Margolis, tastierista dei Mink DeVille, Love and Emotionracconta la sua ballata con taglio romanzato, facendo parlare direttamente i personaggi e raccontandola disco dopo disco attraverso le tante tappe, le tante vicissitudini e le tante città della sua esistenza. Completa di foto in bianco e nero, una discografia necessaria che altro non è che la discografia completa di Willy DeVille, l'acuta postfazione di Marco Denti e l'amarcord di Blue Bottazzi.Lo potete trovare nelle librerie a partire dal 5 maggio, richiederlo direttamente a Pacini Editore o acquistarlo con dedica alle prossime presentazioni dal vivo: Spazio Carù, Gallarate 10 maggio; Vinilmania, Milano 11 maggio; Libreria Margaroli, Verbania 30 maggio; Luzi Cafè, Gallarate 31 maggio; Biblioteca Comunale, Busto Arsizio 11 giugno; Piacenza Blues Festival fine giugno; Ameno Blues Festival fine giugno.Magazine Cultura
Love And Emotion. Una storia di Willy DeVille Per dirlo c...
Creato il 01 maggio 2013 da Maurozambellini
Per dirlo con il titolo di uno dei suoi ultimi dischi, Willy DeVille è sempre stato un “horse of a different color”, uno fuori dal branco e dagli schemi. Lo è stato fin da quando, in anni a cavallo tra il punk e il grunge, si ergeva nel buio della notte newyorchese a cantare di amore ed emozione evocando i grandi soulmen degli anni cinquanta e sessanta. Difficile afferrarlo con quel viso spigoloso, quei modi da giocatore d’azzardo, quello sguardo malizioso e penetrante, quella battuta sferzante. C’era qualcosa in Willy DeVille che il rock’n’roll non ha più, un senso di romanticismo, di storia, di fascino. Sapeva cogliere con semplici versi il sorriso di una venere della strada, le pulsioni della gente del ghetto, la pericolosità di uno stiletto che brilla nella notte, una torbida storia di droga, l’amore di chi si pavoneggia per qualche traccia di rossetto esibita sul collo. Controcorrente, sia nella musica sia nella vita, fino alla sua prematura scomparsa nel 2009 all’età di 59 anni. Sarà per quello che è stato rimosso, più che dimenticato, dal cinismo dell’industria musicale. Un caso più unico che raro, visto che i riconoscimenti postumi ormai sono la regola. Per Willy DeVille, invece, niente, il mondo del rock non è stato affatto generoso e riconoscente: soltanto gli omaggi di Peter Wolf, una canzone a lui dedicata e Boz Scaggs, due cover nel suo ultimo Memphis. Per questo, ci voleva Love And Emotion. Una storia di Willy DeVille (Pacini Editore, collana Fanclub, 16 euro), l’unica biografia al mondo, scritta dal sottoscritto Mauro Zambellini per colmare un vuoto incomprensibile e dare giustizia ad un grande talento della musica e dell'arte. Con l’introduzione di Kenny Margolis, tastierista dei Mink DeVille, Love and Emotionracconta la sua ballata con taglio romanzato, facendo parlare direttamente i personaggi e raccontandola disco dopo disco attraverso le tante tappe, le tante vicissitudini e le tante città della sua esistenza. Completa di foto in bianco e nero, una discografia necessaria che altro non è che la discografia completa di Willy DeVille, l'acuta postfazione di Marco Denti e l'amarcord di Blue Bottazzi.Lo potete trovare nelle librerie a partire dal 5 maggio, richiederlo direttamente a Pacini Editore o acquistarlo con dedica alle prossime presentazioni dal vivo: Spazio Carù, Gallarate 10 maggio; Vinilmania, Milano 11 maggio; Libreria Margaroli, Verbania 30 maggio; Luzi Cafè, Gallarate 31 maggio; Biblioteca Comunale, Busto Arsizio 11 giugno; Piacenza Blues Festival fine giugno; Ameno Blues Festival fine giugno.Possono interessarti anche questi articoli :
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