Ogni cosa va fatta al momento giusto. Ci sono canzoni ad esempio che mi rifiuto di ascoltare nel giorno sbagliato: “I Don’t Like Mondays” dei Boomtown Rats o “Manic Monday” delle Bangles vanno ascoltate solo e rigorosamente di lunedì. Se le becco un altro giorno, cambio stazione radio, imprecando contro l’incompetenza dei deejay che hanno osato suonarle in un giorno differente. Lo stesso vale per le canzoni, così come i film, ambientati a Natale. Vanno visti nel periodo natalizio. E bom. Dal 26 dicembre in poi, fino all’anno successivo, non si possono più guardare. È una regola. Ci sono altre pellicole che invece vanno viste rigoramente d’estate. Un sottogenere che io chiamo, e forse non solo io, “filmetti estivi”. In genere si tratta di pellicole leggere, disimpegnate, non particolarmente originali, con attori giovani provenienti da serie tv, e che appartengono per lo più a due categorie, almeno tra quelli che piace vedere a me: la commedia goliardica, sboccata, oscena e scema, e poi il thrillerino-horrorino low-budget. Quei filmetti insomma che se li vedi d’inverno ti sembrano le ultime tra le merdacce e forse è l’accoglienza che si meritano. Ma d’estate le cose cambiano. La voglia di disimpegno è maggiore, le aspettative si abbassano e si può essere più ben disposti a chiudere un occhio di fronte a personaggi stereotipati, trame straabusate e interpretazioni non sempre da Oscar.
Come si dice bimbiminkia in inglese?
Love Bite è un po’ l’apoteosi del filmetto estivo. Era già da qualche mese che l’avevo conservato in frigo al fresco, sapendo che sarebbe potuto tornare utile nei mesi più caldi. In un’altra stagione, una visione come questa l’avrei bollata come una boiata incredibile. Visto d’estate invece ha il suo perché, anche perché fonde entrambe le categorie di filmetto estivo che prediligo. Da una parte è una commedia teen volgarotta, con gag sessuali di bassa lega che manco nei cinepanettoni italiani si vedono, ma che nella variante britannica regalano maggiori soddisfazioni. Gli inglesi non si fanno troppi problemi con il politically correct e qui si esaltano con situazioni ai limiti del trash. Siamo in zona The Inbetweeners, tanto per darvi un riferimento culturale altissimo. Dall’altra parte, Love Bite gioca invece sul territorio del thriller-horrorino, in maniera a dire il vero parecchio leggera. Il film resta infatti più che altro una comedy sguaiata, in cui ogni tanto fa capolino una componente fantasy, ormai immancabile in ogni buona storia teen che si rispetti. In epoca di Twilight, True Blood, The Vampire Diaries, Teen Wolf ed Hemlock Grove, un licantropo non può proprio mancare. Oddio, io ne farei anche a meno, però a quanto pare i licantropi sono i nuovi vampiri e tirano un casino."Hey, ma tu sei quella di Gossip Girl?"
"In carne e ossa! Vuoi un autografo?"
"Ma anche no, io odiavo quella serie. Ho festeggiato una settimana quando è finita."