Curtis era affascinato dalle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi e da personaggi della musica dell'epoca come Jim Morrison, David Bowie, i Sex Pistols, e in generale dalla musica punk e reggae. Alle scuole superiori era un ottimo studente, appassionato soprattutto di storia.
Era sofferente di epilessia fotosensibile. La sua malattia, negli ultimi anni di vita, era diventata per lui un peso insostenibile, e fu per questo che, intorno ai vent'anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica, che lo portò al suicidio il 18 maggio 1980.
Di seguito vi lascio il video del loro brano più famoso, il cui titolo e verso ricorrente è anche l'epitaffio sulla tomba di Ian: Love will tear us apart. RIP, Ian, non ti dimentichiamo.