sottofondo: Cradle of Filth – Tortured Soul Asylum
«Con una lucidità acuta come adesso lo erano i sensi, avvertii istantaneamente un pericolo; come un automa, mi alzai dalla branda e afferrai meccanicamente una delle armi che avevamo deposto accanto alla chiazza giallastra. Tremavo al pensiero di quello che avrei visto, perché era stato mio zio a lanciare quell’urlo, e non avevo idea della minaccia contro la quale avrei dovuto difendere sia lui che me.
Quello che vidi, purtroppo, era anche peggio di quello che temevo. Esistono orrori che travalicano ogni orrore, e quello che avevo di fronte era uno di quei grumi d’incubo supremo che l’universo assegna a una minoranza di sfortunati.»1
Questo sì che si chiama Scrivere…
E.