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Luca Litrico: vestire il quotidiano al passo con i tempi

Creato il 13 febbraio 2015 da Erika Gottardi @ErikaGottardi

La Maison Litrico di Roma riveste da sempre un ruolo di spicco nel mondo dell’Alta Moda Italiana e si deve anche ad essa la fama del tanto ricercato “Made in Italy“.

Luca Litrico

Prima Maison di Moda maschile a sfilare accanto alle collezioni delle Case di Moda femminile, trasformò e vivacizzò, a partire dagli anni ’50, il modo di vestire degli uomini. E’ tra i soci fondatori della “Camera Nazionale della Moda Italiana” e fra le prime aziende a presentare la moda italiana nel mondo attraverso attività promozionali e collaborazioni con svariate industrie internazionali dell’abbigliamento.

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Oggi Luca Litrico ha assorbito completamente la visione e la filosofia dello stile LITRICO riadattandolo e reinterpretandolo, nel corso degli anni, ai continui cambiamenti della società che percorre a ritmo accelerato il grande viale della storia, sempre rendendo l’uomo il vero protagonista, con la sua continua ricerca dei particolari che fanno la differenza.

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Luca Litrico cammina al passo con i tempi e, pur restando fedele al glorioso passato della “Sartoria Italiana di Alta Moda su misura“, conosciuta in tutto il mondo quale massima espressione dell’abilità tecnica ed artigianale, crea anche la linea Couture-à-Porter di altissima qualità tecnico-stilistica, e per l’uomo alla ricerca di una raffinata eleganza crea la linea “Ceremony Uomo“. Ma le attività di Luca Litrico non si fermano qui: da molti Paesi infatti arrivano anche richieste di consulenze tecnico-stilistiche per la realizzazione di collezioni varie e per lo studio e la realizzazione di uniformi per il personale di prestigiosi grandi alberghi, linee aeree e grandi aziende.

Rombetto Tortora

Storica Maison Romana di Alta Moda Maschile fondata nel 1951, la Sartoria Litrico è tutt’oggi un’azienda a carattere artigianale di Luca litrico, nipote di Angelo e figlio primogenito di Franco.

Angelo Litrico

Angelo Litrico

Angelo Litrico: un figlio di Sicilia tutto cuore, stile e simpatia che ha fatto tanto rumore nel campo della Moda maschile, quanto ne fece Krusciov alle Nazioni Unite! Primo di dodici, tra fratelli e sorelle, Angelo nacque a Catania nel 1927. Il piccolo Angelo andò a scuola ma ben presto andò a lavorare presso un sarto della sua città. Con grande zelo infilava gli aghi, preparava il ferro da stiro ed assolveva ad altri piccoli compiti. Il sarto apprezzava l’impegno del ragazzino, ma era lungi dall’immaginare che dal suo piccolo allievo “custureri” sarebbe sbocciato un famoso creatore d’Alta Moda. Angelo si rese presto conto che a Catania non avrebbe mai potuto esprimersi al meglio e, quasi chiamato dal destino, raggiunse Roma, dove iniziò la sua attività lavorando presso un sarto di periferia.

Ma il desiderio di conoscere e capire spesso conduceva Angelo in via Veneto che iniziava, chi aveva i mezzi, alla “Dolce Vita”. Fu allora che, passando per via Sicilia, notò una piccola sartoria; entrò, chiese un posto “di banco” e l’ottenne. Più sicuro di sé, ormai, ebbe la possibilità di realizzare ed indossare degli abiti di classe, ma così nuovi per la linea e colore da essere oggetto d’attenzione. Una sera Angelo indossò per l’Opera uno “smoking” di seta che, nel “foyer”, fu notato da Rossano Brazzi, il quale divenne il suo primo cliente di nome. La clientela si sviluppò ed Angelo poté rilevare la piccola sartoria che divenne meta di personalità politiche, illustri professionisti, divi famosi.

Collezione Linea Jolly - Autunno Inverno 1967-68

Collezione Linea Jolly – Autunno Inverno 1967-68

La Maison Litrico è stata la prima ad organizzare dei “defilè” maschili e ad abbinare i modelli da uomo con i capi femminili che già nel ’50 venivano presentati dalle grandi Case. Nel ’57 si parlò di Moda Italiana in Russia e Litrico fu invitato a partecipare, con i suoi modelli, assieme alle Case di moda femminile. Angelo ebbe l’idea di portare in dono a Krusciov un cappotto. Per le misure si era ispirato alla foto di un giornale. Il primo Segretario del partito ringraziò e ricambiò il dono con una preziosa macchina fotografica. Quindi, tramite la figlia ed il genero inviò ad Angelo le sue misure esatte. Dopo qualche mese, in previsione del suo viaggio negli Stati Uniti chiese a Litrico, a mezzo dell’Ambasciata Russa, un guardaroba completo fra cui le famose… scarpe! In America i giornalisti, abituati all’ineleganza russa, chiesero a Krusciov chi fosse l’autore dei suoi vestiti. Egli rispose che, ai fini del… disgelo, si era servito di un sarto italiano il cui nome era Angelo Litrico. Angelo, quasi per un disegno del destino, si trovava negli Stati Uniti per una manifestazione di Moda. Fu rintracciato e la stampa lo mise sotto i riflettori. Centinaia, tra giornalisti e riviste di tutto il mondo, parlarono di lui, in 37 lingue.

Dedication from the U.S.A. President J.F. Kennedy - To Litrico with very best wishes

Dedication from the U.S.A. President J.F. Kennedy – To Litrico with very best wishes

Nel ’59 il nome di Angelo Litrico era già famoso. Il suo piccolo “atelier” si riempiva di clienti italiani e stranieri e le sue pareti si tappezzavano di quadri d’autore e di foto con affettuose dediche di personalità “vestite” dal grande stilista italiano. Litrico veniva chiamato in tutte le parti del mondo e non solo faceva sfilare i suoi capi, ma allacciava sostanziose relazioni d’affari, aprendo importanti varchi alla Moda maschile italiana.

Franco on bespoke tailoring second fitting in Atelier with Mr. Giulio Andreotti

Franco on bespoke tailoring second fitting in Atelier with Mr. Giulio Andreotti

La Maison Litrico è stata la prima a firmare un contratto con una grande casa giapponese, spianando la strada a tanti suoi colleghi, tramite il prestigio che il suo stile dette al “Made in Italy“. Ai primi contratti ne seguirono altri, così il nome di Litrico divenne noto non solo in tutta Europa ed in Giappone, ma nel Nord e Sud America, in Sud Africa ed Australia. Avendo notato tutto questo le autorità italiane insignirono Litrico di tutta una scala di onorificenze: fu fatto Cavaliere nel ’62, Cavaliere Ufficiale nel ’65, Commendatore nel ’68, Grand’Ufficiale nel ’72.

Angelo Litrico non amava parlare di sé, ma in una delle numerosissime interviste, con la sincerità ed il buon senso che lo distinguevano dette una risposta così centrata da battere i più abili uomini politici: è imbarazzante parlare di sé stessi – egli disse, ogni volta che devo farlo mi turbo, per quel senso di riservatezza che ogni uomo ha nei confronti della sua vita, ma non posso nascondere l’orgoglio d’aver raggiunto una meta difficile, d’aver realizzato il sogno d’aver vicino a me tutta la mia famiglia e di circondarla di benessere, dopo tanti anni di lontananza e di sacrifici da parte di tutti. Tutto questo con forbici ed ago, modestissimi strumenti di lavoro artigiano, ma che, con l’aiuto di uno studio costante, sono serviti a realizzare le mie creazioni.

La Dolce Vita - Angelo with Domenico Modugno

La Dolce Vita – Angelo with Domenico Modugno

La semplicità e la saggezza del suo pensiero, la sincerità dei suoi sentimenti, fecero avvicinare ad Angelo moltissimi uomini famosi, quali Manzù, Carpi, Consagra, D’Orazio, Mastroianni, Caron, Greco, Cagli, Guttuso; Poeti come Raphael Alberti, Quasimodo, Ungaretti; Direttori d’orchestra come Thomas Schippers, Sinopoli, Caracciolo, Pani, Gelmetti; Attori come Richard Burton, John Houston, Rossano Brazzi, Amedeo Nazzari, Vittorio Gassman; l’attore-cantante Domenico Modugno; Capi di Stato quali Kennedy, Tito, Peron, Pertini, Nasser, Leskol, Gronchi, Leone, Re Hussein, Re Umberto di Savoia, Eisenhower, Mac Milian, Nixon, Kubitschek; Uomini politici come Andreotti, Colombo, Preti, Morlino, Tanassi, Malfatti. Ma per capire davvero la grandezza del cuore di Angelo Litrico, dobbiamo menzionare il famoso Christian Barnard, il quale per intercessione di Litrico, ogni volta che veniva a Roma, visitava centinaia di bambini che poi venivano operati a Cape Town con la personale partecipazione finanziaria dello stesso Angelo che, memore della sua difficile infanzia, voleva aiutare i piccoli bisognosi di cure e comprensione. Angelo Litrico scomparso il 13 marzo 1986 ha lasciato la sua attività ai fratelli Franco e Giusi che, fin da giovanissimi, lo seguirono nel suo lavoro collaborando con lui a tutti i livelli, facendo si che, anche nei lunghi e frequenti periodi in cui Angelo doveva assentarsi dall’Italia per lavoro, l’azienda non ne risentisse minimamente.

The Italian Nobel Renato Dulbecco dressing a Litrico tuxedo during the music festival of San Remo on 1999

The Italian Nobel Renato Dulbecco dressing a Litrico tuxedo during the music festival of San Remo on 1999

Oggi dopo la scomparsa di Franco avvenuta il 2 giugno 2004, la maison Litrico prosegue l’ormai storica attività, guidata con passione dal figlio primogenito di Franco. Luca Litrico, erede della cultura della Moda maschile nella quale è cresciuto, affinata affiancando secondo tradizione familiare Franco in azienda dal 1991, forte di una preparazione tecnico-stilistica di assoluta eccellenza, è un interprete attento delle nuove tendenze ed esperto conoscitore delle esigenze del target della sartoria, in grado di confermarsi ogni giorno quale attento a tradizione, innovazione ed eleganza.

Con questo spirito l’azienda continua a progredire e ad allargare i propri interessi. Essi spaziano dalla Sartoria di Alta Moda maschile su misura (che continua a fornire la sua clientela formata da Personaggi internazionali delle varie sfere e VIP della Politica, Finanza, Cultura, Cinema, Arte, ecc.) alle creazioni di “Couture-à-Porter”, cerimonia ed accessori.

Coming soon exclusively the brand new Leather Collection

Coming soon exclusively the brand new Leather Collection

Luca Litrico, ha presentato le sue creazioni durante la sfilata Arte Sartoriale 2015 a Roma con l’Accademia Nazionale dei Sartori.

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Luca Litrico: vestire il quotidiano al passo con i tempi
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Luca Litrico: vestire il quotidiano al passo con i tempi

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Luca Litrico: vestire il quotidiano al passo con i tempi
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Foto storiche: Archivio Storico della Sartoria Luca Litrico, dichiarato in data 07 novembre 2008 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Italiano di Interesse Storico Particolarmente Importante ai sensi degli Articoli 13 e 14 del Decreto Legislativo n° 42/2004.



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