Luca nuovamente in Clarea: non abbiamo paura!

Non si arresta il conflitto in Val di Susa dove, anche durante questo piovoso sabato d'autunno, la popolazione ha manifestato contro il cantiere dell'alta velocità accompagnando Luca Abbà nel suo ritorno in Val Clarea. Luca era precipitato da un traliccio dopo aver toccato i fili dell'alta tensione, inseguito dalle forze dell'ordine che volevano costringerlo a scendere e ad abbandonare così il suo terreno appena espropriato per far spazio al cantiere. Così ieri, alcune migliaia di persone hanno potuto constatare la devastazione ambientale, ed economica, operata nell'ultimo mese di lavori. La manifestazione, partita da Giaglione, ha raggiunto i muri che circondano il cantiere dove una chiassosa protesta ha investito i numerosi militari schierati a difesa della loro fortezza. Dopo il messaggio di speranza e invito a continuare con la lotta di Luca, sempre più in forma a soli 7 mesi dall'incidente, si è subito tornati a tagliare le reti in maniera simbolica con relativa pronta risposta dell'idrante delle forze dell'ordine. Presenti come sempre noi Giovani Comunisti e Rifondazione. Ci siamo così anche preparati a sabato prossimo quando, con una carovana di macchine, risaliremo la Valle di Susa portando agli occhi della cittadinanza alcuni temi legati a doppio filo con la questione Tav, come la necessaria e determinata opposizione al governo Monti e ai suoi sostenitori e la questione dell'alternativa al pagamento del debito pubblico e alle spietate misute di austerity.
Letizia Cavallo, Giovani Comunisti Avigliana