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Lucca Comics: di cosplay e "cagne"

Creato il 02 novembre 2015 da Altovolume
Scrivo questo post dopo una breve, brevissima, gita fuori porta al Lucca Comics, che consiglio sempre a chi ama l'illustrazione, i fumetti e il fantasy.
Non so quante persone siano sensibili all'argomento, ma comunque qui voglio parlare della "moda" del cagna&co che da tempo ammorba internet. È un fenomeno talmente assurdo che a volte sono ancora prima antropologicamente affascinata che indignata.
Succede che su facebook uno dei miei conoscenti pubblica questa foto con un "win".
E il mio primo pensiero è: seriously?

Lucca Comics: di cosplay e

uno che si crede mister simpatia

Sotto il post, pubblico, ne è uscita una discussione corposa di cui non parlo, se avete voglia leggetela, ma se siete sensbili all'argomento ve la sconsiglio perché vi farà venire voglia di prendere a pugni il vostro fragile schermo. 
Quello di cui voglio parlare, in ordine sparso, è del:
  • perché questo cosplay non è simpatico;
  • delle ragazze che fanno cosplay;

Epic win? No, tristezza infinita
Tristezza perché il tizio ha avuto davvero molta fantasia: cosa posso fare per essere divertente? Ma certo, sfruttare la moda della "cagna-croccantini" per avere l'approvazione sociale di cui tanto ho bisogno.
Questa storia già aveva sfracellato i nostri occhi su facebook, ma ora, per questo curioso fatto antropologico dell'umanizzazione dei troll, sta invadendo anche posti che una volta erano piacevoli, come le fiere del fumetto.
Comunque vivo in un mondo ristretto e pensavo fosse ovvio che una roba del genere (mi rifiuto di chiamarlo cosplay) fosse per tutti una mezza schifezza...invece a quanto pare sto tizio ha pure dei fan. Ecco perché mi sento molto banale nel sottolineare che questa roba non fa ridere.
Perché sarà solo la 300milionesima allusione che sentiamo sui croccantini e cagne. Che la prima volta poteva far anche ridere, ma la 300milionesima no, basta, piuttosto guardatevi ancora il video "sono giapponese".

Lucca Comics: di cosplay e

vignetta sacrosanta

Non fa ridere perché dice - mi sento sempre molto banale - che una cosplayer mezza nuda e procace è per forza una "cagna", riferendosi non all'animaletto da compagnia ma all'animale che si accoppia con tutti (le cagne randagie fanno così).
Non fa ridere perché  ci si permette di giudicare sempre e solo le cosplayers femmine in base alla loro nudità.
Non fa ridere perché queste schifezze alimentano la cultura del "ti svesti, quindi te la cerchi, non lamentarti". Questo pezzo di cartone fa sentire meno isolati solo quegli sfigati che sono pronti a darti della cagna/epiteti vari non appena mostri un pezzo di coscia ma nulla di più, facendogli capire che quella roba è tua (e del tuo ragazzo al massimo), non loro. Sono quelli che sbavano davanti a una cosplayer/ragazza mezza nuda, ma che ricevendo giustamente nulla più d'un sorriso s'incazzano e insultano. Ma come! Negli anime e nei filmetti è così facile: loro si spogliano e io uomo automaticamente posso, anche se sono il personaggio più sfigato del mondo (il che la dice lunga sulla fantasia degli sceneggiatori..). A forza di immedesimarsi in questa  brodaglia porno-romantica credono che tutto sia facile, automatico: ragazza mezza nuda = cagna = va con tutti = anche con me. Non va con me? Doppiamente cagna allora, merita di essere insultata (e mi fermo qua).
Non fa ridere perché oramai è una battuta degna dell'ex premiata ditta Boldi&DeSica che erano gli idoli dell'italiano medio, personaggio mitologico rispetto al quale il nerd medio si sentiva superiore, ma oggi sembra che il nerd medio sia diventato l'italiano medio.
Non fa  ridere perché moralmente autorizza altri sfigati a inventarsi altre schifezze per le prossime fiere.
Le ragazze in cosplay
A me Jessica Nigri non piace.
Perché trovo che il 90% dei suoi cosplay siano solo l'inizio elaborato di qualche rivisitazione porno degli anime.
Questo perché sono una purista del cosplay: devi essere uguale al 100%, interpretazione compresa.
Dico ciò perché leggendo questa discussione pare che il tizio qua sopra volesse fare una critica molto ironica (altro termine ultra-abusato di questi tempi) alle cosplayers esibizioniste: quelle che si mettono in 2 pezzi a novembre più un paio di orecchiette simpatiche e dicono di essere cosplayers. Un po' come la Nigri.
Detto questo, lei la evito bellamente. Non mi piace, non la seguo.
Ad alcuni però la Nigri e cosplayers simili danno estremamente fastidio. E a sentire l'amica del tizio qua sopra, lui avrebbe elaborato questa roba per ironizzare sul "troiume"(cit.) di questo mondo.
E io mi domando: ma che fastidio vi danno le ragazze esibizioniste? Entro i limiti della decenza per me possono cosplayare come vogliono, dopo ci pensa la polizia.
Di certo non sarò lì a fotografare o a fare "wow" su un 2 pezzi+orecchiette strane, ma qui sta all'intelligenza di chi sta dall'altra parte. E chi sta dall'altra parte? Una volta iper-precisini che se non avevi la sciarpa messa giusta non eri fatto bene...oggi che il pubblico si è allargato, c'è un po' di tutto, tanti italiani medi che si eccitano ancora per le tette (non ne avranno viste abbastanza?).
È abbastanza scontato che le ragazze mezze nude riscuotano successo, ma deriderle o insultarle non cambierà nulla: ci sarà sempre qualcuna disposta a denudarsi più di te per mezzo secondo di gloria. Se a te piace il cosplay dovrai puntare su altro: certo è un problema se anche tu puntavi sulla nudità e quella più bella di te ti ha preceduto. Questo però è rosicamento, non "purezza" del cosplay.
Oltre il femminismo 
Questo post non c'entra molto con i libri, ma con il modo in chi la donna viene rappresentata nella finzione si. Più avanti ne parlerò, sicuramente dopo aver letto il post di Erica (aka La Leggivendola) che ha partecipato a un seminario molto interessante in materia, cui sarei voluta andare anch'io ma oramai le prenotazioni erano chiuse. 
Questo post nasce dalla frustrazione del dover vedere gente come il tizio qua sopra girare a piede libero per una fiera del fumetto, che non sa cosa sia l'ironia e portatore (in)consapevole del solito stereotipo sulla donna: o santa o puttana.

Comunque no, non me la faccio una risata. Semmai uno sbadiglio, di noia.
Se volete essere ironici forse dovete pensare un pochino di più. 

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