Eh sì, Minerva ogni tanto tende proprio ad assumere suo malgrado questo atteggiamento da 'professorina di scienze, arte e antropologia' quando vuol raccontarvi qualcosa di bello di cui è venuta a conoscenza. D'altra parte, non difettando d'autoironia, in questi panni si sente sempre un po' Vulvia (specie mentre questa racconta della mantide religiosa, ricordate?) piuttosto che una seriosissima prof.
Andiamo dunque senza ulteriori indugi alla scoperta odierna :-)
Come forse molti di voi sanno, la luminescenza nelle lucciole è un richiamo sessuale: le femmine, prive di ali e pertanto inabilitate al volo, s'arrampicano sui rami degli arbusti, dove cominciano a emanare un'intensa luminosità richiamando in tal modo i maschi, che invece possono volare, i quali rispondono loro con la propria luminescenza. L'accoppiamento ha luogo quando la femmina risponde sincronizzando la propria
segnalazione luminosa (lampeggio di varia durata, a seconda della
specie) a quella del compagno.
A me quest'idea dell'accompiamento come sincronizzazione di segnalazioni luminose fa impazzire!
Le immagini che seguono ce lo raccontano: scattate in varie località della
Prefettura di Okayama tra il 2008-2011, esse catturano la frenesia delle
lucciole d’oro durante l’accoppiamento, nella stagione delle piogge che va da
giugno a luglio. Non le trovate anche voi un vero incanto? :-)
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