Lùcco
Anticamente separato: l’ucco, dal francese antico huque, di origine germanica, forse dal medio basso tedesco hulk ‘specie di mantello’.
Sostantivo maschile (plurale lucchi).
Veste maschile lunga fino ai piedi, chiusa al collo e stretta da una cintura, in uso a Firenze nel secolo XIV, riservata all’origine come abito di cerimonia per medici, magistrati ecc., poi diventato indumento comune.
Una (parola) giapponese a Roma
Polje ['polie]
Voce serbocroata, propriamente ‘campo’.
Sostantivo maschile invariabile.
(geografia) Grande bacino chiuso, con fondo pianeggiante, tipico delle regioni carsiche.
Patùrnie
Etimo incerto.
Anche patùrne.
Sostantivo femminile plurale.
(popolare) Malinconia; anche più frequentemente, malumore, stizza: avere le paturnie, far venire le paturnie.
Michele Antolini ci scrive parlando di baciccia.
— Mi sembra che all’origine vi sia la pronuncia incerta di un bimbetto e ne trovo conferma nel sito… della Samp, dove si danno notizie del simbolo della squadra – il profilo di marinaio con pipa di nome Baciccia, appunto – e si aggiunge una gustosa e inaspettata osservazione di Dickens:
«Baciccia è il diminutivo, molto probabilmente generato dalla pronuncia infantile della parola Battista, di un nome molto diffuso a Genova: Giovanni Battista, Giovan Battista o Giambattista o anche Giobatta (spesso abbreviato G.B.).
Al riguardo trascriviamo una annotazione di Charles Dickens riportata nel 1846 sul suo Pictures from Italy, cap. 4: "In consequence of this connection of Saint John with the city (of Genoa ndr), great numbers of the common people are christened Giovanni Baptista, which latter name is pronounced in the Genoese patois Batcheetcha like a sneeze. To hear everybody calling everybody else Batcheetcha, on a Sunday, or festa-day, when there are crowds in the streets, is not a little singular and amusing to a stranger". ("In conseguenza della relazione di San Giovanni con la città di Genova, un grande numero di persone comuni sono state battezzate Giovanni Battista, il cui secondo nome è pronunciato nel dialetto genovese Baciccia, come uno starnuto. Sentire chiunque chiamare chiunque altro Baciccia, di domenica, o in un giorno di festa, quando c’è folla nelle strade, è singolare e divertente per uno straniero").
Baciccia è anche il nome di una maschera genovese raffigurante un popolano buontempone e gaudente ed è spesso evocato nel teatro dialettale. Ai tempi di Carosello il grande attore genovese Gilberto Govi impersonava un personaggio chiamato Baccere Baciccia.»
Aggiungo:
col nome di Baciccia o Baciccio divenne famoso, a Roma, nel ’600 il pittore genovese Giovan Battista Gauli.
Baciccin, diminutivo di Baciccia, è il protagonista di una tradizionale canzone dialettale: "Baciccin vattene a cà" ed è anche il nome che viene dato all’ospite indesiderato che verso la fine di giugno (dopo il 24, festa di S. Giovanni Battista) può essere trovato nelle ciliegie.
Esiste, almeno dalle mie parti, un altro diminutivo: Baci. Più che un nome sembra un saluto. —