Cercate un consiglio di lettura per i prossimi giorni, con il buio del primo pomeriggio e il senso della festa che vi lascia lo smarrimento negli occhi e il desiderio del viaggio? Volate in Islanda con Jón Kalman Stefánsson. Partite da Luce d'estate ed è subito notte e poi la trilogia Paradiso e Inferno, La tristezza degli angeli, Il cuore dell'uomo. Edizioni Iperborea. Non spenderete molto, trovandoli in biblioteca non spenderete affatto, e ne avrete di che riempire i sensi tanto da fare da presa elettrica all'albero di Natale. Eppure non sono canti natalizi... valga per tutte una delle infinite citazioni - ringraziate Jón! - che avrei potuto tracciarvi sull'uomo, il mondo e la nostra storia:
"Se Dio avesse davvero voluto cambiare il mondo [...] avrebbe mandato sua figlia, non suo figlio. La figlia di Dio avrebbe tirato fuori tutto il peggio dell'uomo, sarebbe stata picchiata e disonorata e umiliata e i romani l'avrebbero violentata prima di crocifiggerla. Avrebbe rivelato tutti i nostri istinti più bassi e forse questo sarebbe bastato per farci cambiare. Voi uomini non avreste potuto evitare di capire che cosa significa essere donna, che cosa abbiamo dovuto sopportare, che cosa significa essere sempre sottomesse, che cosa significa nascere di secondo rango. Ma Dio non capisce le donne, per questo ha mandato suo figlio" (p. 75 - Il cuore dell'uomo).