“Luce” di Maria Vittoria Masserotti è un romanzo breve ma possiede talento e tecnica. Denota finezza psicologica e conoscenza dell’animo umano. È pervaso da un sottile umorismo, in uno stile che ricorda Fruttero e Lucentini, ed è popolato da una folla di personaggi, le cui storie sono intrecciate con maestria. Nessun indizio è mai lasciato cadere a caso.
Bello l’incrocio fra la luce dell’artista - interiore e pittorica – e quella di una vita che nasce, così come il rapporto implicito fra le due madri, colei che rinuncia e colei che non lo fa.
Patrizia Poli