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Lucia

Da Olivierifrancesco

Lucia Ti guardo sai Ti guardo e vorrei dirti ciao Non ricordo Ho nella scatola dei ricordi la tua voce Che meraviglia che sei Sembri mio figlio Hai la mia mano nella mia E’ calda è viva La stringi come questo mio cuore Ti guardo sai Ti guardo dalla piega del mio sorriso Non ricordo Eppure da qualche parte nelle vene ci sei Che meraviglia che sei Credo proprio che tu sia mio figlio Abbracciami caro Le mie parole sono polvere Evacuano quando voglio pronunciarle Sento gli ultimi passi della mia vita Li senti anche tu? In punta di piedi mi accingo alla fine Ti guardo sai Ti guardo e vorrei dirti ciao Il cuore non dimentica Quello almeno no Io sono una povera rimbambita caro Ma il cuore mio ancora parla Ecco che ha pronunciato il tuo nome Non riesco a dirlo amore caro Non riesco a pronunciarlo Le lettere sono sparpagliate nella mia testa Come fosse passata un’alluvione Ma il mio cuore parla Ti guardo sai Ti guardo dalla piega del mio sorriso Sei sfuocato da queste mandorle sul mondo Queste piccole mandorle nere incastonate nel viso Sei sfuocato ma decisamente figlio mio Abbracciami caro Le mie parole sono polvere Evacuano quando voglio pronunciarle Hai la mia mano sulla mia E’ calda è viva La stringi come questo mio cuore Ti guardo sai Ti guardo dalla piega del mio sorriso Torna presto figlio mio Che possa fare l’ultimo passo di questa vita con te Per poi avere la possibilità di parlarti come una volta Ti guardo sai Ti guardo e vorrei dirti ciao Non ricordo Ho nella scatola dei ricordi la tua voce Che meraviglia che sei Ti guardo sai Ti guardo e vorrei dirti ciao.
Mia madre a 30 anni- Foto di Bruno Olivieri
©OlivieriFrancesco

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