La stagione degli amori ne La Luna Scricchiola,di Lucia Accoto
Ci sono storie che si impigliano ovunque.
Le senti addosso, ne respiri i profumi.
Crescono senza rallentare il passo, come le parole su carta.
Le storie, a volte, scivolano anche in rete, a fil di chat, mosse dall'alito caldo di un soffio.
Oscillano per accarezzare l'anima. Perchè arriva sempre il momento in cui la tua stessa anima ti chiede di svegliarti.
Allora, i pensieri come i desideri sprigionano nell'aria odore di riservatezza, di riserbo per sguardi sagaci dietro ad un una “finestra” via internet.
Il sapore dell'attesa non tradisce mai, te lo porti appresso di casa in casa.
Spesso si avverte il bisogno di sentire un sussurrare lontano.
Uno di quelli che giunge inaspettato prima e dirompente poi.
E sai che non puoi arrenderti al suo richiamo.
Come non si è arresa Alberta, la protogonista del libro “La luna scricchiola” di Federica Ferretti edito da Rupe Mutevole edizioni.
Un carteggio, quasi, tra lei ed il suo amore “virtuale”, Sergio, ma anche tra lei e l'altra parte di lei: la sua anima.
Per rompere l'abitudine, la solitudine, non si indugia sulla porta dei desideri.
Ci si può sedere sull'orlo delle proprie responsabilità, dei propri doveri, ma arriva sempre, prima o poi, il momento di abbellire i ricordi, di ricordarsi di esistere per se stessi.
L'autrice del libro usa un linguaggio lineare, pulito.
Trasporta su carta la sua sensibilità, la naturalezza di sentimenti contrastati, avversi.
Vive il calore del loro respiro.
Federica Ferretti fa sì che il ricordo acquisti valore vitale se pur generato dal mondo virtuale.
Riscopre, anche attraverso il carattere di una scrittura da “messaggistica” da chat, i toni ed i modi che portano a quell'inchiostro segreto, clandestino, nascosto, che porta a farti arrabiare oppure a renderti felice.
Di consolarti. Di farti sorgere dei dubbi. Di cambiarti.
Tutto questo al pari e di fronte ad una Luna che scricchiola.
Come si accudiscono i ricordi, quelli belli, i sentimenti bisogna tenerli in ordine.
Questo ed altro ci racconta la scrittrice.
Il buio deve essere rischiarato d un puntolino di luce.
Tutto dipende da noi.
Dalla capacità, dalla forza che abbiamo nello smuovere l'anima dal tocco lieve dei sentimenti che bussano senza alcun preavviso. È pur vero, però, che non bisogna trascurare l'essenziale.
Il rimestio di un'esistenza senza colore e calore lambisce la necessità di riuscire a turbarsi ancora di fronte alla Luna che scricchiola. Federica Ferretti smuove le acque.
È importante parlarsi. Parlare anche a se stessi.
Non occorre seguire un canovaccio, ma sentirsi liberi di stiracchiarsi dal torpore, di riorganizzare i pensieri.
Di sentirsi vivi e non detriti trascurati dietro la fascia dei ricordi.
Occorre sempre crearne di nuovi.
Lucia Accoto