Lucia Farruggio è inarrestabile. Dopo il grande successo del MADEINMEDI 2012 a Noto e la sfilata all’Hotel Santa Tecla per il primo compleanno della trasmissione televisiva Urban Week, eccola fare da assistente-stylist nientepopodimenoché per Marina Rinaldi per il catalogo e la campagna pubblicitaria p/e 2013.
L’abbiamo chiamata a qualche giorno di distanza dal Premio Posidone di giorno 8 Settembre dove i suoi abiti sfileranno nella magnifica cornice del Casale Papandrea di Fiumefreddo. Ecco cosa ci ha raccontato.
- Complimenti Lucia! Allora, di cosa ti sei occupata esattamente?
Avevo la responsabilità degli abiti: dal loro trasporto alle location in cui sono state scattate le foto alla loro sistemazione negli stand del backstage corredati di accessori: borse, scarpe, gioielli... E’ stato divententissimo: la mattina arrivavo un po’ prima e facevo i look in base al colore, allo stile... La cosa un po’ più stancante è stata far fronte alle tempistiche: finito uno scatto dovevo immediatamente risistemare gli abiti utilizzati, controllarli per eventuali riparazioni. Bisognava essere automatici, scattanti e subito pronti al cambio successivo.
- Hai lavorato per 3 giorni in due location mozzafiato: una villa ad Acicastello e una a Pozzillo. Raccontaci un po’...
Erano due ville stupende e completamente diverse. La prima, enorme, era costituita da tre case e copriva l’intera collina. Le foto sono state scattate vicino ad una piscina spettacolare e ad un giardino pieno di piante meravigliose. La seconda, invece, era una villa vintage che ti trasportava subito in un mondo retrò. E poi aveva una proprietaria francese...
- Una proprietaria francese?
Sì, non appena ci siamo viste c’è stato subito un colpo di fulmine tra noi. Era Audrey a 70 anni, ero io a 70 anni! I capelli corti, il modo di muoversi, vestire... E’ stato stranissimo ma, allo stesso tempo, bellissimo!
- Sappiamo che hai parlato inglese tutto il tempo...
Certo! Con una modella americana, i fotografi spagnoli e una stylist italo-slovena, per forza!
- E com’è andata?
Benissimo! Al di la della lingua, la stylist con cui ho lavorato mi ha insegnato davvero tanto, è stata gentilissima e questo ha contribuito a creare un’atmosfera leggera, rilassata. In questo modo è molto più facile fare bene il proprio lavoro!
- E dicci: cosa imparato che non sapevi già?
Beh, ho imparato quanto sia importante che gli abiti nelle foto siano perfetti, senza pieghe indesiderate, rispettando i tessuti, le pinces. Ecco perché sono andata tutto il tempo in giro con il kit della stylist: spille da balia, scotch biadesivo, ago e filo, mollettoni...
- Hai rubato qualche trucchetto da backstage?
Ebbene sì, e lo svelo anche a voi: attaccare un po’ di scotch biadesivo al cinturino delle scarpe perché non si apra rimanendo “volante”. Ormai lo faccio anch’io quando esco!!!
- Come mai una fashion designer ormai diplomata fa la stylist?
Io penso che non si finisca mai di imparare, specialmente nel campo della moda dove ci sono moltissime figure professionali, spesso anche molto specifiche e tutte a loro modo interessanti. Certo, sono una fashion designer, è quello il lavoro che sogno di fare e per il quale ho studiato ma penso sia giusto fare ogni tipo di esperienza: solo così potrò cercare di conoscere questo magico mondo a 360°!
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