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Lucian freud da non perdere a londra

Creato il 20 marzo 2012 da Girovaga
Il fine settimana da poco conclusosi - meraviglioso ed indimenticabile- l'ho trascorso  in una Londra allietata dal risveglio della primavera e addobbata a festa con un tripudio di fiori vari per festeggiare il sentitissimo Mother's Day! (In controtendenza con noi che ieri celebravamo invece la festa del papà!!)

Non mancherò di confidarvi nei prossimi posts dei nuovi angoli sorprendenti di Londra in cui mi sono recata; ma questo spazio intendo dedicarlo alla mostra che avevo in programma di visitare e che vi consiglio caldamente.Si tratta dell'esposizione interamente dedicata ai ritratti dell'artista Lucian Freud, vissuto ben 89 anni e scomparso di recente (2011). 

La trovate alla National Portrait Gallery: è iniziata il 9 Febbraio e terminerà il 27 Maggio.
Affrettatevi dunque a prenotare un biglietto per la capitale inglese ed avvantaggiatevi con l'acquisto dei tickets on-line; a seconda della data prescelta questi potrebbero essere già sold-out.


LUCIAN FREUD, nipote di Sigmund Freud, si trasferì dalla Germania nel Regno Unito all'incirca nel 1933, ai primi segnali dell'ascesa del nazismo. A Londra abitò per lo più nel quartiere di Paddington.

Tra i suoi amici insigni: Francis Bacon e John Deakin, che lavorava al tempo per Vogue.
Di Lucian Freud uomo vi dirò che frequentava la bella e vivace vita notturna di Soho, che fu un grande estimatore delle donne - tra amori ufficiali coronati da matrimonio (2) e amanti- tanto da avere un nutrito numero di figli legittimi e non.
Della sua pittura- magnificamente rappresentata dalle opere esposte dalla National Portrait Gallery- colpiscono: il carattere di forte introspezione che emerge dai soggetti rappresentati; la crudezza nel mettere in risalto gli aspetti meno ameni e anche più impietosi del volto e del corpo umani; la sensazione di claustrofobia che emerge dalla rappresentazione dei soggetti ritratti nei vari interni; la tecnica- utilizzata per lo più nella produzione  del primo periodo- di enfatizzare l'inquietudine dell'Io attraverso l'esagerazione dei tratti del volto, del loro volume e delle loro forme.
Al di là del genio indiscutibile di questo artista, va sottolineata l'impeccabile struttura organizzativa della mostra in tutti i suoi dettagli:
- innanzitutto l'ampiezza delle opere proposte al visitatore: 130 ritratti disposti in 10 sale. Molti di questi appartengono a collezioni private e sono dunque difficilmente visibili altrove.
- gli strumenti offerti: un libricino di spiegazione delle principali opere (cosa generalmente rara; al di là dell'audioguida a pagamento, di solito non si trova molto materiale informativo gratuito!)
- il percorso razionale attraverso cui la mostra ci conduce mostrandoci l'evoluzione delle tecniche di Lucian Freud e la sua progressiva maturazione artistica.
[Non tutte le mostre tematiche o incentrate su un solo artista riescono brillantemente, come forse ben sapete. Di recente avevo avuto un'esperienza un po' deludente con la mostra dedicata a Degas e alle sue ballerine, che avevo visitato sempre a Londra in Dicembre].
Come spero si capisca dalle mie parole l'esposizione mi ha affascinato; magari è uno spunto interessante anche per voi!
Un grazie speciale va al mio compagno di vita, che con la sua cocciutaggine proverbiale si è aggiudicato la Mermbership Card della National Portrait, così....non solo abbiamo saltato file e precisi orari scadenzati di visita, ma inoltre ne siamo ufficialmente membri per il prossimo anno solare.....!!
Aspetto con impazienza di ritornarci per un'altra mostra o evento: la galleria organizza esibizioni temporanee molto particolari che meritano senz'altro una grande attenzione. 

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