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Lucian Freud Portraits

Creato il 11 febbraio 2012 da Mrs Garrick

Giorno libero, splendida giornata di sole e temperatura polare. Troppo bello per stare in casa, troppo freddo per stare all'aperto. Perfetto per un'escursione museale (che al contrario del nostro, negli altri musei fa caldo alla National Portrait Gallery a vedere la retrospettiva dedicata a Lucian Freud.

Nato a Berlino nel 1922 Lucian Freud (sì, è il nipote di Sigmund) ha undici anni quando quando la sua famiglia abbandona la Germania in seguito all’ascesa di Hitler per trasfersi in Gran Bretagna. È precocemente dotato il giovane Freud, e sviluppa presto la convinzione che l’arte sia il frutto della continua interrogazione della realtà.

Girl with a White Dog, 1951-2

E questo sforzo è evidente già dalle prime opere, quelle degli anni Quaranta e Cinquanta, realizzate con piccole pennellate precise racchiuse da linee decise e caratterizzate da un’esattezzaspietata, quasi crudele, che riduce i soggetti a immobili creature senza tempo i cui occhi immensi sembrano scrutare nel profondo dell’anima.

http://homepages.pavilion.co.uk/lincreasey/reflection.jpg

Reflection (Self Portrait) 1985

E sebbene produca anche dipinti da cui la figura umana è assente, il ritratto rimane sempre il fulcro della sua arte e i soggetti prediletti sono le persone della sua vita: famigliari, amanti, amici, altri pittori, se stesso. Pare uno scrigno colmo di ricordi questa mostra, un album di fotografie. Facce e corpi passati e presenti trascritti in una pittura densa in cui la trascrizione dei dettagli è essenziale. Il marchio di fabbrica di Freud, scomparso lo scorso anno a 88 anni.

Ria Naked, Portrait 2007

E nell'ultima sala, una vecchia conoscenza. Pittrice lei stessa, quieta e riservata ma con un graffiante senso dell'umorismo, Ria aveva iniziato al museo con il mio gruppo per poi essere trasferita al dipartimento responsabile dell'allestimento delle mostre. E proprio al museo, mentre con altri colleghi montava un display dedicato a Freud e al suo amico Frank Auerbach, ha incontrato l’artista e, su sua richiesta, ha accettato di posare per lui. E l’ha fatto senza interruzione per 16 lunghissimi mesi, sette giorni su sette, anche il giorno di Natale, tra l’incredulità (e l’invidia) generale. Strane, incredibili cose, posssono succedere nel nostro magico museo...


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