Titolo: Luciano Ligabue – Mimesi e Identità
Autore: Edoardo Nicolino
Compagnia Editoriale: Aliberti Wingsbert House
Pubblicazione: Settembre 2015
ISBN: 978-88-9868-974-3
Pagine: 201
Prezzo di copertina: € 15,00
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Introduzione
Premetto che sono un grande appassionato di libri ma, soprattutto, di Ligabue. Posso garantire di aver letto tanti, troppi libri sul suo conto. Dalle biografie alle interviste, senza ovviamente scordarmi di quelli scritti da lui in persona. Per questo la mia grande paura, quando mi hanno proposto questo nuovo libro, era quella di leggere cose già scritto in passato. Non conoscendo nemmeno l’autore avevo paura che toccasse argomenti triti e ritriti. Ciò non si è verificato, poiché si analizza nei minimi dettagli il modo, lo stile e il linguaggio adottato dal Liga dai suoi inizi fino ad oggi non solo in ambito musicale, ma anche in quello letterario e cinematografico.
Il libro
Edoardo Nicolino, laureato in Scienze delle Comunicazioni (scrittore, saggista e fotografo freelance), analizza complessivamente il modo di comunicare del rocker emiliano non solo attraverso la musica ma anche prendendo in considerazione le sue parole riportate e adottate in libri e film. Questo libro, con le sembianze di un saggio, riporta uno studio condotto dallo scrittore insieme al suo professore Gaetano Berruto presso l’Università degli Studi di Torino. Riportando una frase pre-introduzione, “questo libro nasce da una tesi di laurea di Edoardo Nicolino svolta con il Prof. Gaetano Berruto presso l’Università degli Studi di Torino.” Di conseguenza, il libro, è strutturato come una tesi riportando tutte le analisi dei relativi studi sul modo di comunicare del Liga con una terminologia molto complessa rendendo poco fluida la lettura. Nonostante nel libro siano riportate anche cose interessanti, l’autore spesso si ripete nei suoi concetti utilizzando, in aggiunta, un linguaggio tutt’altro che semplice per arrivare al lettore. In sostanza, lo studio di Nicolino, afferma che il modo di comunicare di Ligabue è perlopiù colloquiale, ovvero molto diretto usando a volte espressioni “grezze” per arrivare diritto all’ascoltatore. Viene definito “giovanile” poiché, come riportato prima, arriva diretto senza filtri ai giovani. Sia nelle espressioni adottate, sia nella musicalità che nelle tematiche. Tra i tanti elementi analizzati dal saggista è presente la morfologia, la sintassi, il lessico ed altri elementi più complessi che portano via l’attenzione del lettore dal tema principale, ovvero Ligabue, per dare spazio allo studio stesso. Distraendo, purtroppo, il lettore. Una parte molto interessante è lo studio delle tematiche affrontate da Luciano nelle sue canzoni. A mio parere, però, vengono dedicate poche pagine a questo proposito.
Impressioni
Credo che il libro sia davvero interessante nel complesso, per il semplice fatto che affronta temi che non erano mai stati toccati precedentemente in un libro riguardante Liga. A mio avviso, però, sia per la struttura che per il linguaggio adottato, è un libro molto complesso e abbastanza difficile da capire. C’è da tener conto che questo studio è nato per una tesi di laurea. Quindi, giustamente, sono usati linguaggi complessi e, nel contesto, più che giusti. Ma dal momento che, il medesimo studio, viene proposto come lettura ad un pubblico più vasto e svariato, forse, sarebbe stata opportuna una revisione in termine di concetti e linguaggi in modo da rendere più efficace e disponibile il tema dello studio a più persone possibili, soprattutto ai fan di Ligabue. Contando che stiamo parlando di un artista affermato e molto amato come Luciano, i fan si aspettano sempre qualcosa di nuovo. Su questo non sono stati delusi, però quando si parla di Liga si parla di emozioni. Emozioni che trasmettono le sue opere come le sue canzoni e, in particolare, i testi di quest’ultime. Cosa molto strana che è emersa leggendo è l’oggettività assoluta dello scrittore: alla fine non spende nemmeno due righe per esprimere la sua opinione sul cantautore emiliano. Questo fattore, quello della troppa oggettività, va a incidere sulla mancanza di fluidità nel testo. Non attira mai il lettore, non lo chiama praticamente mai in causa. Da questo punto di vista il libro è molto apatico, cioè non trasmette nessun tipo di sensazione ed emozione a chi lo legge. Ovviamente sempre tutto legato al fatto che si tratta di un saggio per una tesi di laurea. La parola chiave però, quando si parla di Ligabue, è emozione.
Conclusioni e consigli
Personalmente questo libro non mi è piaciuto. Non ha soddisfatto le mie aspettative, o meglio dire che mi ha completamente spiazzato poiché leggendo il titolo mi aspettavo sì qualcosa di completamente di diverso ma non descritto in questo modo. E’ indirizzato, più che ai fan del Liga, agli studiosi di Scienze delle Comunicazioni visto che presenta aspetti molto importanti e interessanti da questo punto di vista. Oppure anche a quei fan che cercano sempre cose nuove sul loro artista preferito e che vogliono raccogliere informazioni sempre nuove riguardo Luciano Ligabue.
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