
Al risveglio
distesa al buio
il mio pensiero fluisce come acqua,
ma s’intorbida
appena mi alzo.
La brutalità del giorno disperde
la chiarezza notturna,
che mi appartiene di notte.
Il torpore dei mie cari,
mi assicura la lucida solitudine.
Di giorno
le persone
son muri che mi scindono
impedendomi di udire
ciò che ascolto di notte:
la voce del mio cervello.
Tu ed io conversavamo di notte
col solo limite dell’alba.
E gelidamente statica ogni notte,
ancora ti ascolto.
DISTRATTA
