Anche chi non lo conosceva da vicino sapeva che, forse, Lucio Dalla era omosessuale. Per le voci che girano (ma non sono sempre vere), ma soprattutto per un suo modo di essere: senza donne accanto come amori.Quello che è inqualificabile è che ora dei giornalisti ne parlino a gran voce, cosa che, lui in vita, non si sarebbero mai permessi. Oggi ne ha parlato "a gran voce" nella sua trasmissione "1/2 ora" (che per l'occasione sono diventati 50 minuti) Lucia Annunziata.Quale cattivo gusto! Con il cadavere ancora caldo e silente nella dignità della morte, questa giornalista, molto poco Signora, parla della vita intima del grande musicista e cantante con sicurezza, strombazzando la sua omosessualità che, se reale, lui non ha mai voluto rendere palese essendo parte della sua intimità.Viviamo dei tempi in cui ci manca poco che la gente non vada a defecare in diretta televisiva: l'intimità non esiste, non deve esistere, non è un valore da rispettare e che fa parte della dignità della persona.Se Lucio Dalla avesse voluto parlare dei suoi gusti affettivo-sessuali in vita, ora sarebbe anche normale parlare di questo aspetto della sua vita, ma che si sia aspettato che esalasse l'ultimo respiro per urlacchiare in giro quello che lui aveva vissuto dignitosamente nel proprio privato, lo trovo segno del degrado del costume in generale.Detesto poi l'uso di questi inglesismi che puzzano di ipocrisia lontano un miglio: fare "outing", gay... Parliamo italiano per far capire anche a chi l'inglese non lo sa, e sono tantissimi! O fà più comodo usarli perché velano i significati delle cose? Parliamo di "rendere pubblica la propria omosessualità" e parliamo di "persone omosessuali", e capiranno tutti!
Anche chi non lo conosceva da vicino sapeva che, forse, Lucio Dalla era omosessuale. Per le voci che girano (ma non sono sempre vere), ma soprattutto per un suo modo di essere: senza donne accanto come amori.Quello che è inqualificabile è che ora dei giornalisti ne parlino a gran voce, cosa che, lui in vita, non si sarebbero mai permessi. Oggi ne ha parlato "a gran voce" nella sua trasmissione "1/2 ora" (che per l'occasione sono diventati 50 minuti) Lucia Annunziata.Quale cattivo gusto! Con il cadavere ancora caldo e silente nella dignità della morte, questa giornalista, molto poco Signora, parla della vita intima del grande musicista e cantante con sicurezza, strombazzando la sua omosessualità che, se reale, lui non ha mai voluto rendere palese essendo parte della sua intimità.Viviamo dei tempi in cui ci manca poco che la gente non vada a defecare in diretta televisiva: l'intimità non esiste, non deve esistere, non è un valore da rispettare e che fa parte della dignità della persona.Se Lucio Dalla avesse voluto parlare dei suoi gusti affettivo-sessuali in vita, ora sarebbe anche normale parlare di questo aspetto della sua vita, ma che si sia aspettato che esalasse l'ultimo respiro per urlacchiare in giro quello che lui aveva vissuto dignitosamente nel proprio privato, lo trovo segno del degrado del costume in generale.Detesto poi l'uso di questi inglesismi che puzzano di ipocrisia lontano un miglio: fare "outing", gay... Parliamo italiano per far capire anche a chi l'inglese non lo sa, e sono tantissimi! O fà più comodo usarli perché velano i significati delle cose? Parliamo di "rendere pubblica la propria omosessualità" e parliamo di "persone omosessuali", e capiranno tutti!
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