Magazine Arte
Questa nuova mostra, che si inaugurerà sabato 17 marzo 2012 alla Galleria d'Arte 2000&Novecento di Reggio Emilia, presenta una serie di carte colorate di Lucio Del Pezzo, databili dal 1960 al 1990. Questo gruppo di lavori porta avanti la metafisica tipica dell’artista napoletano, che è una metafisica della forma piuttosto che una metafisica delle idee e della vita.
Ogni carta mette in atto un suo doppio gioco: tra colore piatto (china, matita, tempera, acrilico, acquarello, inchiostro, smalti) ed oggetto, tra geometria e cose (legno, corda, collage), ma soprattutto tra proposta di un enigma e la sua soluzione, tra segnaletica e purismo, tra ricorso e ricostruzione del ricordo, talora vicino al clima che porta in scena la Louise Nevelson, o le scale cromatiche di Duchamp.
E’ ovvio che nella memoria di Del Pezzo ci sia sempre il ricordo bruciante di Napoli, sua città natale e, con l’anarchia del rigattiere, raccoglie tutti i simboli e gli oggetti che nel suo lavoro diventano accumulazioni “dada” per mettere in atto l’esorcismo del rifiuto, ed un peàna della gioia di vivere. Gli oggetti sono dunque il tempo perduto, il ricordo di un’infanzia autobiografica e insieme sociale.
In questo ultimo ciclo di lavori si intravvede però il segno-segnale di un nuovo ordine (si vedano opere come: Russia, Casellario 24 elementi, Ryoanij, Umebachi, Studio e Scala). Gli oggetti-forma, dai colori solari, mediterranei, dipinti talora con tecnica Pop Art, si collocano dentro casellari, grate, scale, in un ordine euclideo, o meglio platonico, dove le immagini ci appaiono al centro di un campo intatto, in uno spazio senza aria, come esempi di una ricerca in-vitro in un luogo di sperimentazioni, ma sempre legato al fantastico e al gioco dell’infanzia.
In opere posteriori come Paesaggio del 1990, Lucio Del Pezzo tenta il difficile lavoro di sgomberare l’occhio da cose inutili, ci mette davanti a un mondo di sensazioni sdrammatizzate, di spazi luminosi e rigorosi, di oggetti-simboli ridotti al rango di idea pura, vuole abituare l’occhio alla sostanza precisa delle sue enigmatiche cose, un palcoscenico (con una sua finta prospettiva) dove gli attori-icone recitano un'unica frase per tutto lo spettacolo.
Lucio Del Pezzo. Il gioco della metafisica
Inaugurazione: sabato 17 marzo 2012 ore 18.00
Reggio Emilia, 17 marzo - 21 aprile 2012
Orari Galleria: 10 – 12,30 | 16 – 19,30 (chiuso la mattina giovedì – Aperto domenica e festivi)
Un ringraziamento speciale alla Galleria La Scaletta di San Polo d’Enza (RE)
2000&NOVECENTO Galleria d’Arte
Via Emilia San Pietro, 21 | 42121 Reggio Emilia
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“pensare parole”: martedì 30 giugno 2015 “anime di vetro” di Maurizio De Giovanni
Il nuovo libro di Maurizio De Giovanni è “anime di vetro” edito da Einaudi e ancora una volta regala un romanzo bellissimo e con protagonista ancora il... Leggere il seguito
Da Dan76
CULTURA -
Quattro chiacchiere e un caffè con... Francesca Angelinelli!
Buon pomeriggio, cari lettori! ^^Oggi sono qui per con un appuntamento speciale di "Quattro chiacchiere e un caffè con...", rubrica di interviste e curiosità. Leggere il seguito
Da Francikarou86
CULTURA, LIBRI -
Anteprima: La canzone del sangue di Giovanni Ricciardi
A breve in libreria la nuova indagine di Ottavio Ponzetti, il celebre commissario protagonista dei romanzi che negli anni hanno conquistato migliaia di... Leggere il seguito
Da Roryone
CULTURA, LIBRI -
ARTE: I collage su notebook di Raúl Lázaro
Raúl Lázaro è un artista spagnolo specializzato in collage, nato ad Alicante nel 1980. All'età di 5 anni si è trasferito a Madrid, dove ha iniziato la sua... Leggere il seguito
Da Osso Magazine
ARTE, CULTURA, MUSICA -
La civiltà nuragica, dai nuraghi a Mont’e Prama, di Alessandro Usai
La civiltà nuragica, dai nuraghi a Mont’e Pramadi Alessandro Usai(Tratto da: La Pietra e gli Eroi: Le sculture restaurate di Mont’e Prama – 2011)Quando ai... Leggere il seguito
Da Pierluigimontalbano
CULTURA, STORIA E FILOSOFIA -
Arquà Petrarca: i verdi Colli del Poeta
È facile capire – passeggiando per i Colli Euganei – il motivo che spinse il Petrarca a stabilirsi ad Arquà (nel 1860 fu aggiunto il nome del Petrarca), un... Leggere il seguito
Da Dfalcicchio
CULTURA, OPINIONI