Oculus VR si è stretta a doppio filo con la creazione di film in VR, dopo aver annunciato la divisione Oculus Story Studio. Pare tuttavia che Oculus VR non stia usando questo team cinematografico per sviluppare contenuti real time in 3D, lasciando piuttosto questa sfida ad altre compagnie come Jaunt. Ci sarà bisogno quindi di fare una distinzione tra i veri video 3D e il contenuto stereoscopico. L'ha dichiarato il creatore di Oculus Rift Palmer Luckey, durante il festival SXWS. Ecco le sue parole:
Ci sono tanti team incredibili che lavorano sulle tecnologie di ripresa a 360°. E ci sono anche team meno incredibili che lavorano su tale tecnologia. Il mio ultimo tweet era proprio su questo, su come in realtà ci sia una distinzione tra i video tridimensionali e i video stereoscopici, o almeno ci dovrebbe essere. Non c'è al momento: le persone li accostano come fossero la stessa cosa. Penso che ci sia una grande differenza sull'affidarsi a espedienti come prendere due visuali di telecamera e trasmetterli agli occhi, e farlo in maniera corretta: capendo e mappando l'ambiente e proiettando il video su di esso.
È così che si crea un vero video di realtà virtuale. È così che si fanno dei video VR che hanno il tracking posizionale, l'abilità di roteare la testa senza rovinarsi gli occhi. Sarà una lunga strada arrivare lì. E abbiamo fatto un po' di ricerca e sviluppo nel campo, ci sono tante altre compagnie che stanno facendo altrettanto in maniera corretta, e spero che saremo in grado di vedere l'atterraggio su Marte come un video tridimensionale, e non semplicemente un video 360° o stereoscopico.
Al momento, stanno proliferando le compagnie che creano contenuti cinematografici per i visori VR, ma pochi lavorano in 3D: capire la differenza è quindi di fondamentale importanza. Sarà interessante anche capire quale sarà la strada di Oculus Story Studio, anche se al momento sembra essere più focalizzata sullo storytelling. Nel corso dell'anno, comunque, sapremo di più sulla nuova divisione di Oculus.