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Ludopatie: guerini (anci), fenomeno allarmante con gravi ricadute socio-sanitarie sulle comunita’ e sulle famiglie

Creato il 24 aprile 2012 da Apietrarota

 

LUDOPATIE: GUERINI (ANCI), FENOMENO ALLARMANTE CON GRAVI RICADUTE SOCIO-SANITARIE  SULLE COMUNITA' E SULLE FAMIGLIE

 

L'Associazione dei Comuni in audizione alla Camera dei Deputati

 

Roma, 24 aprile 2012 - ''Il fenomeno delle ludopatie sta producendo ricadute sociali che non vengono ancora riconosciute, ma che hanno effetti disgreganti sia sulle comunita' che sulle famiglie, in termini di debiti di gioco, impoverimento delle persone, vulnerabilita' di fasce sociali deboli, nonche' maggiore esposizione al rischio dell'usura. Pertanto il primo passo da compiere e' l'approvazione di una legge quadro che rafforzi le funzioni e le competenze dei Comuni superando l'ambito della sicurezza e dell'ordine pubblico, allo scopo di tutelare in modo piu' efficace i soggetti piu' vulnerabili, perche' in giovane eta' o perche' bisognosi di cure di tipo sanitario o socio–assistenziale, ma anche di prevenire le forme di gioco cosiddetto compulsivo''.
Lo ha sottolineato Lorenzo Guerini, Sindaco di Lodi e Delegato ANCI al Welfare, nel corso dell'audizione odierna dell'Associazione dei Comuni presso la Commissione affari sociali della Camera, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza dal gioco d'azzardo.
Nel suo intervento il delegato ANCI ha richiamato l'attenzione sul tema del potere di regolazione dei Sindaci sugli orari di funzionamento degli apparecchi di gioco, tornato di attualita' dopo la sentenza del Tar che ha dichiarato illegittima l'ordinanza con cui il Comune di Verbania aveva limitato l'orario di funzionamento delle slot machine.
''Su questa tipologia specifica di interventi – ha infatti rilevato il Sindaco di Lodi - va ricordato che accanto alla liberta' d'impresa meritano di essere tutelati anche i diritti dei soggetti piu' deboli''. Per questo Guerini ha auspicato che ''venga attribuito ai Sindaci un potere di regolamentazione specifico, che li metta al riparo dai ricorsi dei privati alla giustizia amministrativa''. Cosa peraltro in linea con la recente sentenza della Corte Costituzionale n.300 del 2011 che ha espressamente riconosciuto una sfera d'azione autonoma per gli interventi che, al di la' della sicurezza e dell'ordine pubblico, possano anche evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano, la viabilita' e la quiete pubblica, nonche' tutelare i luoghi sensibili, come ad esempio le scuole.
Nel documento presentato in audizione, l'ANCI ha anche sollecitato ''il potenziamento dei poteri sanzionatori in capo ai Comuni stessi con l'attribuzione, in tutto o in parte, dei proventi delle sanzioni amministrative''; cosi' come un ''rafforzamento delle procedure necessarie per l'attribuzione delle concessioni da parte dell'amministrazione dei monopoli e l'individuazione di sanzioni piu' rigorose per il divieto di gioco per i minori''.
Infine l'Associazione, oltre ad una piu' puntuale tracciabilita' degli ingenti flussi di denaro che girano nel sistema, chiede che il gioco patologico e compulsivo venga inserito tra le condizioni di dipendenza e quindi nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), come avviene gia' in Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Stati Uniti. Un passaggio questo che garantirebbe ai giocatori patologici il diritto alla cura gratuita e il diritto al mantenimento del posto di lavoro durante la cura.
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