Luglio e la Moda delle prox stagioni (tra alti e bassi)

Creato il 20 luglio 2015 da Eryka Kosta @Eryka_Kosta

Estate fa rima (anche se non è baciata) con colore, gioia e buonumore. Luglio mese ricco di collezioni meravigliose, ma vediamo meglio cosa è successo fino ad oggi in giro per il mondo fatato della moda.

Prima fra tutti la sfilata Alta Moda A/I 2015/2016 di Dolce&Gabbana tenutasi a Portofino.

In giro per il web ho letto di tutto, dagli elogi alla delusione. Ed io mi ritrovo nel bel mezzo. La vestibilità nei capi dell’Alta Moda, si sà, è strettamente riservata a IT Girl estrose e un pò fuori di testa, probabilmente è a queste che i due geniali stilisti hanno pensato mentre cucivano abiti ampi alla Rossella O’Hara e mentre creavano copricapo degni di Miss Chiquita (sì, proprio quella di “passione mai finita”).

La scelta di presentare in un angolo piccolo ma delizioso l’Alta Moda Italiana è stata la più azzeccata. Il fatto poi che abbiano scelto il mondo delle favole come ispirazione li rende, ai miei occhi, umani. Loro, Dei della moda che sognano come noi, che hanno paure che solo la carezza di una principessa può scacciare, loro che hanno bisogno come noi di evadere dalla realtà molte volte pesante. Favole di tutti i tempi, la mia infanzia corre veloce sulla catwalk, dove sfilano Aurora, Pocahontas, Belle e Mulan, con addosso abiti che celebrano il nostro Bel Paese con le sue tradizioni e la sua cultura, con i suoi paesaggi mai uguali l’uno all’altro, con i suoi gusti e suoi profumi, con le sue architetture e la sua celebre arte. Sulla passerella di Stefano&Domenico sfila l’Italia con l’augurio di prosperità, benessere e tanta fortuna.

Gli stilisti hanno risposto così: “Con la nostra moda vogliamo spiegare agli stranieri che non parliamo solo di gioielli e di abiti, ma di uno stile di vita”. E io vorrei puntualizzare agli stranieri che, ahimè!, lo stile di vita dell’italiano medio non prevede questo lusso e questa stravaganza, quindi sono liberi di continuare a venire in ciabatte e bermuda in scioltezza e tranquillità! Qualcuno doveva pur dirglielo! :)

(foto Vogue.com & Vogue.it)

La grandiosità dell’Italia, tanto a cuore ai nostri eroi di qui sopra, è stata il palcoscenico dell’Alta Moda della Maison Valentino, a Roma nata e cresciuta, e alla quale ha voluto fare ritorno dopo anni passati sulle passerelle parigine. In un succedersi di importanti eventi, la Mirabilia Romae ha canalizzato l’attenzione di Re Moda nella Città Eterna sublimando la sua storia in una sfilata dai toni classici inneggianti gli antichi fasti. L’Alta Moda di Valentino è sinonimo di eleganza e classicismo, tra pizzi, innocenti trasparenze, tanto nero e toni dorati, immancabile il rosso. Nella storica sede di piazza Mignanelli, Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, direttori creativi dal 2008, hanno raccontato, attraverso le loro creazioni, a 700 esclusivi ospiti, come la loro Roma sia una fonte inesauribile di ispirazione, abiti dalla grazia innata e dal gusto delicato. Valentino da sempre sottolinea l’eccellenza del Made in Italy e la sfilata-evento non stufa di ripeterlo. Che dire? Rimango estasiata davanti a così tanta bellezza. Niente era fuori posto. Un salto nel passato proiettati nel futuro.

(foto Oggi.it)

Se noi Italiani siamo sognanti e romantici anche nella moda, ciò che succede alla Mercedes Benz Fashion Week di Berlino è tutt’altra cosa! Le collezioni A/I 2015/2016 presentate a metà luglio hanno tutte un filo comune: il futurismo. O almeno è ciò che colpisce di più dopo le linee morbide e classiche viste sfilare nelle collezioni haute couture italiane. Caratterialmente più rigidi, le collezioni rispecchiano la loro personalità più razionale, appuntita, geometrica mi verrebbe da azzardare. E’ tutto uno sperimentare di tessuti e forme dinamiche, pura avanguardia. Devo dire la verità, ho trovato interessanti e piacevoli quasi tutte le collezioni presentate: l’innovazione è tangibile, tra colori fluo e tessuti techno, le linee sempre pulite anche quando la sperimentazione di stoffe prevede strato su strato in diverse lunghezze. La fantasia tedesca stupisce quando in passerella sfilano abiti che richiamano opere d’arte scultorea marziana: abiti strutturati in tessuti high-tech ai quali non mancano incrostazioni di ricami minuziosi.

Fra tutte la mia preferita è senza alcun dubbio la stilista Marina Hoermanseder che ha fatto sfilare gonne d’avanguardia chiccosissime di cui mi sono innamorata! Sofisticata ed eccentrica, come già si presenta nel web, dannatamente irriverente nelle forme divertenti, elegante nei toni pastello, la grande maestria dell’artigianato evidenziata dalle perfette applicazioni nelle gonne a campana. Una mente anticonvenzionale, che non ti aspetti, che stupisce, che intriga.

Rimaniamo su al Nord e andiamo ad Amsterdam, città delle meraviglie, anch’essa avvolta nella moda A/I 2015/2016 fino a pochi giorni fa con la sua Mercedes Benz Fashion Week. Qua si passa dalle bamboline di Alexandra Frida sporty urban chic, ai tessuti stampati dai toni spagnoleggianti sia per lui che per lei da House of Byfield by Make-Up Studio; fino ad arrivare alla sparizione di genere da Franzel Amsterdam. Sfila anche l’haute couture di Monique Collignon dai tagli audaci ma già più volte visti, dai tessuti cangianti, alcuni improbabili. L’avanguardia tedesca la ritroviamo nella spettacolare passerella olandese di Judith Van Vliet per Chris Van Den Elzen, l’unica a mio avviso che ha lasciato il segno. Anche se non è impeccabile la fattura delle onde di tessuto create per dare un volume futuristico agli abiti. La runway di Arrey mi ha un pò spaesato, troppi riferimenti, tra trucco delle modelle, tessuti e forme e ancora non ho capito se mi sia piaciuta o meno. Amsterdam tutto sommato resta fedele alla città cosmopolita quale è, città dalle mille influenze culturali, città tra il divertimento e il proibito, città d’arte storica e moderna. E, soprattutto, città libera che ritroviamo nei gusti dei fashion designers of Nederland.

(foto da FashioWeekNL)

Dopo tutto questo nero, dopo tutto questo autunno/inverno è ora di pensare, giustamente all’estate. E lo facciamo trasferendoci direttamente alla Fashion Swim Week di Miami appena terminata. Finito ieri di comprare i costumi per questa stagione che Miami presenta la moda mare 2016! Allora, prendete carta e penna in modo da arrivare preparate l’anno prossimo: regge ancora il mood anni ’80, quindi tanta vita alta, coulottes, intrecci, stampe fantasia e tanto colore. Meravigliosi i micro bustini dal taglio vintage degli anni ’30. Dive in spiaggia quindi! Lo sport e la moda si fondono inoltre, e danno vita a deliziosi costumi interi con maniche lunghe, la noiosa muta subacquea decide di migliorarsi e diventare chic dando spazio alle forme anche sulla tavola da surf. I copricostume sono sexy, traforati o rock per non perdere la propria verve tra le onde!

(foto da Vogue.it)

Insomma, un luglio ricchissimo di creatività, di estro e di genialità da un capo all’altro del pianeta!

Alla prossima puntata gente :)

E.C.


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