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Luglio: la voglia di ricominciare e Roger Federer

Creato il 03 luglio 2012 da Laprugna @laprugna
L'estate sta finendoooo, cioè no, sta iniziando, giusto. Benvenuti alla nuova seduta psichiatrica pubblicata per voi online della sottoscritta. Sarà il caldo, sarà la febbrA, sarà che ho mal di testa da due giorni e sto pensando bene di farlo andar via con la meditazione ma in questi giorni sono particolarmente su di giri, senza pace e cose così. Qui in Calabrifornia il caldo ci ucciderà tutti, non mi sto lamentando, è un dato di fatto, e io sarò tra le prime vittime perchè fondamentalmente non ho nulla da fare delle mie giornate, ergo per noia uscirò, sfiderò l'afa e perderò miseramente. Eh sì, oggi c'era l'esame di economia politica ma non mi son proprio presentata perchè è bello perdere l'ultima data utile prima di ottobre per fare esami! La realtà è che non sapevo molto e vorrei perdere il brutto vizio che mi porta sempre a sedermi a tutti i costi e far figuracce, specialmente perchè l'ultimo voto sul libretto è un 30 e non volevo farlo seguire da un 18 o da uno sputo del professore. Va beh chiudiamo il discorso accademico che per un po' potrò fregarmene. Passiamo a cose serie, passiamo al motivo, l'unico forse, per cui aspetto la fine di giugno: WIMBLEDON. Non so se l'avevo già scritto (su twitter sicuramente sì ehm ehm) ma adoro il tennis, in particolar modo adoro/amo/venero/sinonimivari Roger FedererLuglio: la voglia di ricominciare e Roger Federer Se siete qui e che ne so, per esempio non ve ne frega niente del tennis non chiudetemi la finestra in faccia, ascoltate, o meglio, leggete. Amo questo benedetto uomo, un uomo che dalla vita ha avuto praticamente tutto: talento, intelligenza, una certa dose di figaggine, una bella famiglia e tantissimo successo, tanto da raggiungere record inarrivabili ed entrare nella storia del tennis di tutti i tempi come King Roger. Adesso a 30 anni suonati è ancora in giro, vince tornei, fa vedere i sorci verdi a giovincelli ed è in corsa per il suo settimo titolo a Wimbledon. Mica male insomma. L'altro giorno, dopo aver perso i primi due set contro Benneteau (cosa che mi aveva gettato in non poca disperazione) avevo un po' perso le speranze e commentavo con mio padre, che spesso vede i match di tennis con me in quanto appassionato/esperto, robe varie proprio sul finire del terzo set, set in cui Roger poi si è ripreso, e mi è venuto da pensare di quanto sia forte questo benedetto svizzero, non solo fisicamente e agonisticamente, ma quanta forza d'animo e passione abbia, darei l'anima per averne un po' io in quel che faccio. Non sono i soldi, non è il prestigio è pura passione, voglia d'impegnarsi, di far le cose bene. Parliamoci chiaro: è uno degli sportivi più ricchi di sempre tra premi dei tornei, sponsor e cazzi vari, avrebbe potuto ritirarsi dignitosamente quando certi coglioni lo davano per finito, e invece no, si è "sporcato" le mani e si è impegnato, si è migliorato, è andato avanti e ha interrotto la striscia di vittorie consecutive di quel pallone gonfiato di Nole l'anno scorso al Roland Garros. E' vero, io lo elogio sempre senza spiegazioni, a volte anche per cose stupide, ma il motivo principale è che, per quanto lo possa essere uno "sconosciuto", Roger Federer per me è un esempio: a fare meglio, a non arrendersi, a rimanere umili, a rispettare il prossimo, a essere qualcuno, a lasciare il segno. Insomma, quel che volevo far capire è che anche se a volte sembro solo una fangirl qualunque, beh, non lo sono, semplicemente ho un idolo (nello sport e nella vita) che mi causa molte turbe psichiche e che adoro follemente, per il resto è tutto al solito, ecco sì. Tra le altre cose il tennis (e quindi Roger) furono una delle cose che nei miei momenti di disperescion, anni fa, mi tirarono fuori in qualche modo. Lo sport non è solo gente strapagata, annoiata e che non apprezza quel che ha mandando tutto a puttane (in tutti i sensi possibili) ma è fatto anche di questo, di persone pulite, persone che vorresti conoscere davvero, che ti spronano ad andare avanti e a ricominciare... Sì, anche solo facendo muovere bene una racchetta per far rimbalzare una pallina gialla. 

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