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Lui arriva, io parto.

Da Mammapiky @mammapiky

LUI ARRIVA, IO PARTO.Manca praticamente un mese alla fine dell’asilo, anche se mi sembra ieri quando, per la prima volta, varcammo quel cancello, con qualche ansia nello zaino ma anche carichi e orgogliosi. Ora ho, abbiamo, davanti a noi gli ultimi trenta giorni, lo scatto finale ed io ho pure diversi motivi per sentirmi in fibrillazione. Prima di tutto attendo trepidante, la famosa “cartellina dei disegni”, quella che non mi hanno mai fatto vedere nemmeno dietro l’impiego di tecniche persuasive e di corruzione ma che mi hanno promesso, sarà mia. Aspetterò una calda sera d’estate quando tutti saranno già tra le braccia di Morfeo, per godermela, e potermi commuovere piangendo tutte le mie sciocche lacrime.  Poi c’è la gita, lunedì prossimo, tutti insieme, grandi e piccini, immersi nella natura e con pranzo al sacco. Cestino del programma credo non abbia capito un granché, però ha associato il concetto di pranzo al sacco con quello di pic nic e sta facendo il conto alla rovescia.
Il Principe invece sta già assaporando il digiuno che ne seguirà, io so che mi dovrò alzare ancor prima per preparare panini per tutti e Cicina se la ghigna perché invece ha capito che sarà l’occasione giusta per approfittarne e fare quello che le pare, soprattutto sul fronte cibo. Tuttavia sono curiosa perché voglio vedere lui in mezzo loro ma con noi. Chiaro no?!
Ancora dopo c’è la festa scolastica, prevista proprio il giorno del suo compleanno e dove vige il più stretto riservo. Nessuno ne sa niente e le maestre hanno detto che sarà una sorpresa per tutti. Sto provando a scucire qualche notizia a Cestino ma sembra non saperne niente nemmeno lui. Unica notizia trapelata è che serviranno jeans e t-shirt bianca: l’outfit mi piace.E posto d’onore va all’ultimo giorno di scuola, quello in cui dovremo salutare tutti e assaporare il gusto della libertà tornando a casa, e in cui spiegargli che servirà un po’ di tempo, ma alla fine nemmeno tanto, per rivedere cose e persone. Spiegargli che quelle che ha di fronte si chiamano “VACANZE” che sono belle anche perché durano poco e che chiariranno ancor meglio il concetto di tempo, “tempo per lui”. Potrà e dovrà decidere come spenderlo e goderselo come meritato premio per le fatiche di un anno intero. Saranno la sua ricarica per ciò che verrà dopo e che ne dovrà fare tesoro.Dovrò spiegare questo e ho 30 gg per buttar giù un discorso serio, logico e convincente. Non sarà facile in realtà perché le “VACANZE “ per lui, non lo sono a malincuore, altrettanto per noi che praticheremo giocoleria per un’intera stagione con la sensazione di star scontando una sonora punizione per non esserci impegnati abbastanza durante l’inverno. Lui sta per tagliare il traguardo della sua corsa, io sto per partire e passo in rassegna tutti i centri estivi della zona...poi ve li racconto.

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