Magazine Opinioni

Luigi Bontempi – La trilogia di “Radio Gnome Invisible” dei Gong

Creato il 08 luglio 2015 da Carusopascoski

Luigi Bontempi – La trilogia di “Radio Gnome Invisible” dei Gong

I RACCONTI DI CANTERBURY – Gnomi e banane musicali tra ’60 e ’70 di Luigi Bontempi è “un vero e proprio tuffo in quello spirito irrazionale, dada, romantico e coraggioso che almeno agli inizi accomunò Soft Machine, Gong, Kevin Ayers e Caravan” (Donato Zoppo).
Questo libricino di 50 pagine è edito da 
Nautilus Autoproduzioni, un collettivo legato al movimento delle occupazioni di Torino, fedele ai principi dell’autogestione e alla pratica dell’autoproduzione, che rifiuta le logiche del mercato e del copyright. Come descritto nell’edizione, peraltro splendida, “è la storia di una confraternita di scomunicati, di terroristi, nella quale la psiche è fatta saltare con l’alchimia delle armi musicali; dove il gabinetto delle signore viene distrutto; dove i suoni sono rumori che non vogliono riconoscere musica prima di loro. Nel corso di un decennio a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, la sintesi di pop, rock, jazz e folk, nata all’ombra delle torri di Canterbury, dà forza e voce alle grida della “fantasia al potere”.
Tra i tanti brani eccezionali del libro, ho scelto quello sui Gong, perché sono un gruppo praticamente indescrivibile in poche pagine tanto è il grado di lucida follia che li contraddistingue, sebbene Luigi abbia fatto un miracolo narrativo, illustrando i tratti peculiari di una delle epopee musicali più bizzarre, creative e alternative di sempre. Buonprog!

Luigi Bontempi – La trilogia di “Radio Gnome Invisible” dei Gong

“Gong è un gruppo di estremi che prospera nel caos”
Mike Howlett

Daevid Allen rimane in Francia dando origine all’avventura dei GONG.
Vive a Parigi partecipando a modo suo al Maggio Francese ( “light shows” proiettati dalle finestre della camera da letto sopra le barricate brucianti). Siamo nel 1968, nel momento più incandescente del risveglio culturale dei giovani francesi. L’immaginazione prepara la sua grande battaglia contro il potere. I GONG si creano una certa fama suonando in qualche club parigino; la loro musica risente di mille influenze, ma è sempre libera ed improvvisata, autentica trascrizione sonora della costante “ebbrezza del fumo” che regna tra i suoi componenti. Questo basta alla polizia francese per ritenere la musica del gruppo socialmente pericolosa, costringendo la band a lasciare Parigi per qualche tempo.
Nel 1969 Jean Karako, il “Fidel Castro del rock francese”, convince i GONG ad incidere un album, nasce “ Magik Brother/Mystic Sister”, dove compaiono per la prima volta le chitarre stralunate, i sax sarcastici e le vocine orgasmiche.
Meno di un anno dopo è la volta del mitico “Banana Moon”, disco pubblicato in Francia a nome di Allen, consacrato ad un culto allora in voga, quello della banana essiccata e poi fumata. Nel disco a dare una mano ai GONG, troviamo Wyatt, Gary Wright, Maggie Bell, Nick Evans, Pip Pyle. C’è già l’intuizione della musica-collage, c’è ben stagliata la benedizione dada con la sfilata del mondo preso per le sottane.
La band insieme a William Burroughs danno una ventata di energia al vecchio progetto di Dashiell Hedayat ( che vedrà la luce solo nel maggio del 1971),
quel “Obsolete” tanto sconosciuto quanto mirabile nella sua semplicità, primo tentativo di rock francese altro.
Sempre in Francia realizzano “Continental Circus”, colonna sonora del film di Jerome Laperrousaz su Giacomo Agostini ed il suo rivale francese Jack Findaly. La musica si trasforma nuovamente con “Camembert Electrique”, si sfonda la barriera della pazzia, la voglia dissonante di strisciare sotto le vesti della realtà, carezze oscene ai luoghi comuni. Si celebra l’inclinazione alla propria fantasia beffarda in grado di scuotere le risoluzioni stilistiche accettate, si lanciano invettive contro il potere, si istruisce sull’assurdo ironico, unendo in inediti intrugli marijuana e Zappa.
La GONG BAND, crea un nuovo stile di canto mondiale, una musica chiamata sussurro spaziale, derivante dai canti dei templi d’Atlantide. Questo sussurro spaziale unito alla magica tecnica della chitarra battente chiamata “glissando” praticata dall’alieno, è il veicolo basilare per l’elevazione della coscienza. La band opera tramite una triplice combinazione di musica, rituale, parole, simboli teatrali e suggestioni poetiche, bilanciate e spiritualizzate dalla pura musica.
Lo stesso triplo bilanciamento viene in mente con la pura improvvisazione su una mano e la struttura compositiva, bilanciata ed armonizzata dall’improvvisazione con struttura sull’altra.
Daevid Allen narra di essere stato visitato in una notte di luna piena da esseri verdognoli chiamati Pot Head Pixies (folletti tasta di cosa) originariamente introdottisi in figurine d’inchiostro tramite una pipa d’hashish piena di sogni visibili. Essi provengono da un luminoso pianeta verde di nome Gong, sconosciuto agli astronomi e situato nel settimo cielo in armonia con le leggi della musica delle sfere. Questi essere misteriosi hanno delle teste a punta che terminano con un’elica che serve come ricevitore. Noti per le loro capriole, si spostano su teiere volanti, possono rendersi invisibili quando vogliono. Sul loro pianeta madre si governano da sé tramite un sistema chiamato Anarchia Flottante.
Da quel momento Daevid ha una missione da compiere: ritrasmettere in tutto il mondo le emissioni di Radio Gnome Invisibile, una rete radiofonica pirata telepatica che opera da cervello a cervello da una trasmissione macchina di cristallo che manda le proprie onde dal pianeta Gong.
Il personaggio principale viene chiamato Zero the Hero e la trama della storia viene realizzata in musica con una sequenza di tre dischi in gnomofonia, nati dalle nuove strade rock-elettroniche al formaggio. Nasce così la trilogia di Radio Gnome Invisibile, “The Flying Teapot”, “Angels Egg” e “You”.

Radio-Gnome

Molti personaggi accompagnano il nostro eroe nel suo viaggio di iniziazione per visitare il pianeta Gong, per dovere di cronaca citiamo i più importanti.
Dottor Ottava, I guru di Gong, benevolenti e saggi consiglieri di tutto amore per i Pot Head Pixies e protettori del pianeta. Essi appaiono come un gigantesco occhio radiante che si erge dentro un cono con la punta rivolta verso l’alto, dentro al quale sta un uovo luminoso, contornato da un aura sfumata.
Mista T. Being, un porcello agricoltore egittologo e possibilmente il primo soffio umano a sintonizzarsi su Radio Gnome. Questo utile essere fu il famoso inventore del Walkie-talkie per venditori di carne di maiale e si distinse come il migliore tra i corridori mummia per il British Museum. Successivamente inventò le lenti bianche del telescopio vedochiaro col quale chiunque può vedere il pianeta Gong. E’ un grande geyser celtico con i gomiti pelosi.
Fred The Fish, un antico venditore ambulante di teiere e collezionista di etichette di the che, insospettatamente vendette a T. Being il campanello magico che mette in contatto con la voce di Radio Gnome. Adesso Fred ha una scheggia nella spalla, non avrebbe dovuto sentire certe cose di Radio Gnome. Ad ogni modo egli accompagna T. Being nel suo tandem in technicolor per il Tibet.
Banana Ananda, è il più grande yogi della birra il quale nobilmente piange “datemi una birra”, il canto che accoglie i suoi discepoli che entrano nella sua caverna primitiva che si trova nell’Himalaya in Tibet. Il suo motto è “ Banana Nirvana Manana”, una frase piena di valori che abbisogna molti giorni di profonda completazione per capire i molteplici significati della sua profondità. I suoi insegnamenti sono i più forti che si possano trovare in materia di meditazione. Un potente Saga Indù di grande magnetismo, specialmente per le signore.
The Cook Pot Pixie ( il folletto dell’uccello Pot), Capo pilota delle teiere volanti e primo Pot Head Pixie ad apparire sulla terra, è il Pixie numero uno nel servizio gnomo dei PHP.
Herbert Herbert, filantropo americano multimilionario con una lussuosa casa a Parigi e interessi vari nelle bande.
Zero The Hero (Zero l’eroe), è il vero eroe di questa Gongografia epica. Uno scoppiato fluttuante con una strana predilezione per le gesta di eroi fuori dal comune ed una grande fantasia per i vestiti di tipo profetico. Fu sbalzato fuori dall’esistenza quotidiana automatica, dopo una visione ad un incrocio, al quale rimase per aspettare l’avvento degli eroi.
The Good With Yoni ( la buona strega Yoni ), è stata vista volare per il cielo a bordo di una scopa di fattura ignota ed è conosciuta per i suoi misteriosi balsami di canapa indiana. Si dice che serva la Divinità Lunare: Selena la Dea dell’Amore.
Pussy, un dolce Uccello-Cazzo che si diverte a prendere in giro le gattine del Women’s Lib.
Captain Capricorn, Capitano rispettato, della buona navicella partita dalla terra, il Capitano non crede in niente che non si possa provare scientificamente. Tutto questo Jazz intorno a questi piccoli omini verdi e teiere volanti è veramente un colpo per lui. Egli è animato da un profondo disgusto per le religioni di ogni genere, dovuto ad un lavaggio del cervello cristiano nella prima infanzia. Sta sempre fuori dalla sua navicella, il suo problema e che è allucinato dal fatto che il diavolo lo insegua e vorrebbe tornare sulla terra.
The Prostitute, l’archetipo simbolo della sorellanza scarlatta. Fresca come una mattina di Primavera, tanto vecchia quanto piena d’esperienza, questa alta Sacerdotessa di Madre Terra, calma la guerra dei cieli col calore delle proprie cosce. Alta Sacerdotessa dei Fun Gods (Divinità del Divertimento ).
Selene The Moon Goddess ( Selene la Dea della Luna ), Madre di tutte le cose, sorella Isis dai sette veli che ci separa dal settimo paradiso (l’universo dell’orgasmo perpetuo chiamato Banana Nirvana dal popolo Gong), Madre Divina, sorella e amante di tutti coloro che cercano l’Unità con la saggezza d’amore del pianeta Gong.
Wizard of the Keys (il mago delle chiavi), uno degli otto immortali del pianeta Gong. Ha le chiavi del cosmo di Gong e le relative maooe, la chiave per il tuo cuore e per tutti i segreti più nascosti che fa venir fuori con le torte: Hush Hush o Ha! Ha! Ha! Sshhh! Provenienti dalla luna (Canapa con cedro e farina, un dolce malizioso), che egli distribuisce ogni giorno ad ognuno dei 1024 Pot Head Pixies, il che significa che un giorno sul pianeta Gong è lungo 1024 pipe, ed è misurato in ore-pipa su tutto il pianeta.

La trilogia di Radio Gnome Invisible sta a dimostrare la genialità della banda nel creare una musica spaziale e devastante, nell’inventare un cosmo fatto di “lune di banana” e di prostitute spaziali, di guerrieri mentali dai nomi più strani e di scelte di vita.
La musica dei Gong è un inno alla libertà e alla pura creazione, il contributo di una mente chiara per far vedere il mondo oltre le apparenze e le mistificazioni. Il suo abbandonarsi alla fantasia e agli enigmi psichedelici. Urlo di gioia e di conquista, di vittoria contro gli spiriti impuri che da sempre popolano il corpo della musica.
Allen ci ha insegnato per anni a pestare chiodi di garofano nel mortaio della vita, a non accontentarci delle parvenze che spesso nascondono il senso vero della realtà, ci ha convinti a scavalcare il muro del vicino per rubare le mele che i genitori ci avevano assicurato non essere assolutamente “musica”.
Nel massimo momento di creazione visiva e sonora la GONG band è così composta:
Daevid Allen / Bert Camembert / Captain Capricorn / Christoper Longcock (Cristoforo Cazzolungo) / Mimi Mimolet / The Alien Australian / Banaballen / Dingo Virgin, voce glissando guitar e follia cosmica; Gilly Smith / Shakti Yoni, poesia e sussurro spaziale; Didier Malherbe / Bloomdido Bad de Grasse, sax soprano e tenore, gnomofono e flauto; Tim Blake / High tea Moonweed (foglia di alto the lunare), sintetizzatore e tastiere di cristallo; Stevie Hillage / Capitan Sottomarino, chitarra liquida; Pierre Moerlen / Pere Chusion de Strasbourger, tamburi, tamburelli e bonghi; Mike Howlett / Mista T. Being, basso profondo; Miquette Giraudy / Bamboloni Yoni, voce; Pip Pyle, batteria; Venux de Luxe,capo del sound-mix; Francois De Corbe / Wizz the Kidd, mago delle luci; David Id, servizio monta e smonta.
In tutti gli anni di vita il fantastico mondo dei GONG non è stato minimamente intaccato dalle lusinghe del business, da una vita a stretto contatto con un ambiente disposto a costruire altari d’oro a chi prostituisca (anche in modo poco appariscente) la propria creatività alle esigenze del mercato. I GONG sono stati una banda di terroristi che hanno combattuto la fantasia di marmo, i tortuosi calcoli dell’industria e i becchini della libertà del linguaggio.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog