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Luigi Cascioli e la non esistenza di Gesù: e se la Bibbia fosse solo una favola?

Creato il 01 settembre 2013 da Alessiamocci

“Praticamente, la Bibbia ha attribuito una cronaca agli ebrei come quegli istituti di araldica, che attribuiscono alberi genealogici a persone prive di un casato verificabile. Se si fosse dovuto dire sol-tanto la verità su ciò che si conosce realmente del popolo ebraico, il suo passato si sarebbe potuto riassumere, stando alle confuse documentazioni pervenuteci, in una sola frase: “c’erano una volta dei nomadi che, lasciate le zone semi desertiche della Mesopotamia, invasero la Palestina, depredando per secoli i popoli che l’abitavano” – punto e basta!

Luigi Cascioli e la non esistenza di Gesù: e se la Bibbia fosse solo una favola?Luigi Cascioli è stato tanto contestato in vita quanto lo è ora a tre anni dalla sua morte. Ateo convinto si mostrò appassionato di storia ed in particolare incanalò il suo interesse nel primo periodo cristiano.

I suoi studi portarono alla pubblicazione di tre libri fra i quali vi è “La favola di Cristo”. In questo Cascioli fornisce le prove secondo le quali Gesù così come noi lo conosciamo non è mai esistito.

O meglio, si tratta certamente di un uomo realmente vissuto ma in anni differenti da quelli indicati nella Bibbia e con comportamenti ben diversi da quelli che fin da piccoli ci sono stati narrati.

Secondo le parole dello studioso di Bagnoregio, tutte affiancate da dettagliate prove scritte, si scoprirebbe che la figura di Gesù sarebbe stata presa in prestito da quella di Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo e nipote del rabbino Ezechia, a sua volta discendente della stirpe degli Asmonei fondata da Simone, figlio di Mattia il Maccabeo, con la cui vita vi sarebbero incredibili assonanze.

Luigi Cascioli e la non esistenza di Gesù: e se la Bibbia fosse solo una favola?Fino a qui non ci sarebbe più di tanto da contestare  ma un altro fatto sorprende. Quando si parla di Gesù il nazareno in realtà non si farebbe riferimento ad un abitante di Nazareth ma di un “nazareo”, nel significato proprio del termine: un rivoluzionario, uno zelota, una persona perciò violenta. Pare che i discepoli tentarono di sviare l’attenzione dal reale significato del termine facendo derivare l’appellativo da Nazareth.

Ma dai Vangeli Nazareth è descritta in cima a un monte e vicina al Lago di Tiberiade, mentre la reale Nazareth si trova nella realtà in collina e dista quaranta chilometri dal lago. La città di Gamala al contrario corrisponde esattamente alla descrizione evangelica. Si tratta forse di una svista da parte della Chiesa od un reale tentativo di sviare l’attenzione dalla realtà?

Tornando alle affermazioni di Cascioli Giovanni di Gamala, cioè Gesù, sarebbe stato un fanatico rivoluzionario capo-banda degli Zeloti, una setta di banditi ebrei armati che si opponevano all’occupazione dei romani ammazzando chiunque trovassero sulla loro strada, compresi donne e bambini, e con l’intento di instaurare un Regno di Israele con a capo uno dei componenti del partito zelota, non uno tra tanti ma proprio Giovanni di Gamala, alias Gesù.

Quelli che conosciamo come discepoli erano i capi banda del movimento zelota. È forse un caso se i soldati romani nella  targhetta sulla croce INRI definirono Gesù “Rex Judeorum”?

Luigi Cascioli e la non esistenza di Gesù: e se la Bibbia fosse solo una favola?Il libro di Luigi Cascioli è senza dubbio affascinante e potrebbe da taluni essere definito un po’ troppo fantastico o addirittura farneticante ma come mai gli studiosi, la Chiesa e chi poteva essere interessato ha ignorato questi studi? Si tratta di semplici supposizioni o vi è qualcosa di più fondato? Riuscite ad immaginare cosa accadrebbe se venisse completamente rivista la versione della Bibbia e Gesù si rivelasse uno spietato bandito pronto ad ammazzare donne e bambini per salire sul trono?

Il fatto certo è che in passato a chiunque osasse dubitare dei Sacri Testi venivano riservate orribili punizioni, pensiamo ad esempio alla Santa Inquisizione. Oggi fortunatamente tali pratiche sono cadute in disuso ma i mezzi per nascondere la realtà sono ugualmente infiniti.

Non a caso la nascita della stampa venne accolta negativamente dalla Chiesa: questa comprometteva la possibilità degli uomini di Chiesa di raccontare ciò che volevano ai poveri mortali che credevano a tutto ciò che veniva loro detto. L’ignoranza è sempre stato il cammino preferito, in passato ma, è triste dirlo, anche tutt’ora e spesso ce ne rendiamo conto troppo tardi.

Meditate lettori, a voi l’ultimo pensiero.

Non bisogna essere dei geni per comprendere, sin dalle prime pagine, che la Bibbia non è altro che un castello di stupidaggini, di contraddizioni e di assurdità, la cui costruzione è stata possibile perché messa sulle spalle di un popolo di pastori che, fra tutti gli altri, era il solo a non avere una storia documentata, che avrebbe potuto impedirlo.”

Written by Rebecca Mais


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