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LUIGI PIRANDELLO, Andando, da: Poesie sparse

Da Silvy56
LUIGI PIRANDELLO,  Andando, da: Poesie sparse
A ciò che addietro nell ’andar ti lasci non badi ancora, poi che ti concede di guardar oltre il tempo e innanzi fasci di speranze t ’accende, a cui tu miri. Vai, cosí rischiarato, ove d ’un sogno la tentatrice immagine t ’attiri o lo sprone ti spinga d ’un bisogno, e non ti senti la catena al piede. Nulla intanto hai davanti: un ’ombra vana, un inganno mutevole, una meta che quanto piú t ’accosti, s ’allontana. Ma non ancor per te scoccata è l ’ora di volgerti a guardar dietro, nel breve cammin percorso, e innanzi si colora l ’avvenir tanto piú quanto piú lieve è il passato che ancor non t’inquïeta. Pur verrà giorno che ti sentirai cosi forte chiamar dietro le spalle donde non puoi far piú ritorno mai, che per te diverrà fievole, muto ciò che innanzi t ’invita, e da te stesso a guardar ti porrai quanto hai perduto. Le rose che ti risero da presso e non curasti, ecco or lontane e gialle. E con le terga ormai verso il futuro e gli occhi assorti nel cammin percorso andrai, men lieto quanto piú sicuro, riallacciando ognor piú da lontano le fila che correndo avrai lasciate sospese, fino a che non apra il piano d ’improvviso una fossa alle gravate membra, e insieme al rimpianto od al rimorso. (1893)

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