“Il rosso è il colore che mi rispecchia di piu’! Irruento, avvolgente, caldo, romantico, determinato. A volte puo’ risultare fastidioso…ma è un colore che non conosce le mezze misure, come me”.
Cari amici vi presento il nostro nuovo personaggio d’autore: Luigi Tabita.
Forse molti di Voi lo conoscerenno per averlo visto in teatro o in tv in fortunate serie come I Cesaroni.
Luigi nasce in Sicilia, ad Augusta, si diploma alla storica scuola del Teatro Stabile di Catania, quando era presidente Pippo Baudo. Possiamo definirlo un “nipote d’arte” poichè il suo bisnonno Mario fu attore che lavorò con il grande Pirandello. Il primo debutto di Luigi avviene a 20 anni con lo spettacolo “Fantasmi”, con con Leo Gullotta.
Ha continuato a lavorare e studiare perfezionandosi con maestri come: Antonio Calenda, Giorgio Albertazzi, Alvaro Piccardi, Ferruccio Soleri, Michele Abbondanza, Lina Wertmuller.
La sua passione per la recitazione affonda le radici fin dall’infanzia, infatti da bambino amava scrivere, riadattare testi teatrali e rappresentarli con gli amici alle feste di compleanno. “Avevo una grande valigia che era una sorta di baule delle meraviglie piena di vestiti fuori moda parrucche accessori che man mano negli anni raccoglievo nelle cantine e soffitte di casa mia ,dei mie parenti, amici. Quegli abiti ripuliti e trasformati diventavano i costumi di scena”.
Luigi è un attore dalle basi di canto (jazz, folk, pop) e danza, ha affrontato vari generi dalla tragedia alla commedia, al musical, con nomi importanti del teatro italiano e internazionale, solo per citarne qualcuno: Mario Scaccia, Alessandro Haber, Irene Papas, Roberto Guicciardini, Carlo Croccolo, Tony Cucchiara, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Sebastiano LoMonaco, Lina Sastri , Massimo Ranieri.
Il 13 dicembre 2011 ha ricevuto in Campidoglio "L'Oscar di Giovani 2011” per la costanza e i risultati ottenuti con la sua attività.
La sua giornata inzia intorno alle 8, come primo gesto ascolta le notizie e prepara la colazione fatta di 2 fette biscottate integrali con marmellata, uno yogurt e una tazza di the verde “adoro il te, il caffe per esempio non lo bevo mai, mi agita”. Direi il mio opposto io se non bevo il caffè non apro neanche gli occhi! Un rito invece che ci accomuna è controllare poi la pagina di fb, rispondere alle email, solo quello perchè poi Luigi si allena in palestra o piscina.
Il primo pomeriggio lo dedica agli incontri di lavoro, poi verso le 17 un bel the e via in teatro per prepararsi alla spettacolo serale. “Quando non lavoro in teatro mi piace stare in casa con amici e cucinare, sono un bravo cuoco e cerco di andare a letto per le 22.30-23 per potermi fare le mie 9 ore di sonno!”. Da bambino ha avuto tanti animali come cani, tartarughe, criceti, “quando vedo l’affetto che danno mi verrebbe voglia di prendermi un cucciolo ma poi penso che farlo vivere in un appartamento al centro sarebbe un atto egoistico da parte mia”.
Luigi ha un ottimo rapporto con le sorella maggiore “ riusciamo a sentirci anche 4 volte al giorno, abbiamo un legame forte e di grande affinita’”.Ottimista anche nei momenti e nelle giornate non proprio semplici il suo motto è “pensa bene che a casa ti viene”. Ama Londra per suoi servizi ineccepibili, per l’educazione della gente, “è una città multietnica sempre in movimento, in continua sperimentazione e crescita da tutti i punti di vista sia culturale che sociale”.
L’amicizia occupa un posto fondamentale nella sua vita “i veri amici sono pochi alcuni me li porto dalle scuole elementari altri come la mia amica Chiara sono persone che ho incontrato nel mio percorso e di cui non posso farne a meno”.
Cosa ti piace del tuo attuale lavoro?
"Come dico sempre è una scelta di vita. Amo tutto del mio lavoro. Amo il vivere vite diverse dalla mia, trasformarmi in altro e cercare di essere credibile per chi mi guarda in quel ruolo. Sono una persona curiosa a cui piace sperimentare e non mi tiro indietro davanti a nessun ruolo che mi viene”.
Il tuo attore preferito?
“Del passato è Marcello Mastroianni per questa sua capacità di trasformarsi sia fisicamente che vocalmente, per interpretare un ruolo senza mai essere carricaturale e mai volgare. Per gli stessi motivi oggi è Pierfrancesco Favino”.
Il personaggio storico che vorresti essere?
“Luigi XIV , il re sole… perché sono un edonista”.
Cos’è per te la bellezza?
“Se una cosa o una persona ti far star bene allora è bella. La bellezza è la sublimazione dei nostri sentimenti, sensazioni di piacere e di tutto ciò che ci appaga”.
Allora ti piace sicuramente l’arte.
“Sono cresciuto in mezzo all’arte! Essendo siciliano ogni angolo della mia terra è un capolavoro: templi, teatri, chiese e poi ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha educato al bello portandomi a teatro a vedere l’opera, il balletto, le mostre”.
Quindi sarai anche un po collezionista.
“No. Anzi sono uno che butta via, non mi piace conservare ciò che non utilizzo. Ttutto deve avere una funzione. E’ un concetto imprenditoriale che ho ereditato dalla mia famiglia come anche se non “produci non vali niente” e quindi bisogna lavorare sempre!”.
Direi che su questo punto mi trovi in disaccordo. Invece cos’è per te l’eleganza?
“Il saper portare qualsiasi capo o accessorio con grande naturalezza. La moda mi incuriosisce e la seguo con piacere anche sfogliando riviste o partecipando a sfilate”.
Qual’è il tuo capo di abbigliamento preferito?
“La giacca. Credo che riesca a rendere elegante qualsiasi persona. Può essere destrutturata come quelle inventate da Armani o super sagomate, di jeans, di lino o come la si vuole. La giacca resta un must, nel mio guardaroba ne ho tantissime”.
Cosa non vorresti che un uomo e una donna indossassero mai?
“Per l’uomo i pinocchietti, per la donna i jeans dentro gli stivali, li trovo veramente brutti”.
Se dico "shopping" che cosa ti viene subito in mente?
“Divertimento. Mi piace fare shopping da solo perché non sono facile nelle scelte e nell’acquisto, quindi ho bisogno dei mie tempi. E’ un modo per coccolarmi. Perché poi intervallo il giro per negozi con una pausa the in qualche bar confortevole o meglio ancora in una libreria”.
Ho saputo che sei molto bravo in cucina, cosa ti riesce meglio?
“Con i secondi: arrosti, pesce al cartoccio, involtini di pesce spada. Ma da goloso sono preparatissimo anche con i dolci”.
Allora ci suggerisci una ricetta semplice.
“Si una tipica della tradizione catanese gli involtini di Pesce Spada.
Ingredienti: 500 g di pesce spada tagliato a fettine di cui 50 g rosolato e tritato, 70 g di caciocavallo grattugiato, 150 g di pangrattato, 30 g di capperi, 50 g di olive verdi,1 ciuffo di prezzemolo, 50 g di olio d'oliva, 50 g di salsa di pomodoro, una cipolla,foglie di alloro, sale e pepe.
Preparazione. Prima si prepara il ripieno: in una terrina unite il pangrattato, il formaggio, il pesce spada rosolato e tritato, i capperi, le olive snocciolate (non comprate quelle in scatola perché non hanno sapore) ed il prezzemolo finemente tritati; insaporite con sale e pepe. Impastate il tutto con il pomodoro e l'olio d'oliva fino ad ottenere un composto omogeneo.
Allargate le fette di pesce spada, farcitele con l'impasto e arrotolatele. Infilzate gli involtini in uno spiedo alternando foglie d'alloro e spicchi di cipolla cruda. Cuocete alla griglia o al forno per 15 minuti circa e poi serviteli in un bel piatto di portata magari con decorazioni dai colori caldi come quelli della mia Sicilia, decorando il tutto con foglie di alloro e un bouquet di prezzemolo”.
Luigi penso che i nostri amici apprezzeranno molto, sembra davvero ottima. Non mi resta che farti la domanda di routine.
Qual’è il tuo sogno?
“Fare il protagonista di un film di Tim Burton”.
In bocca al lupo e grazie per la tua disponibilità, ci siamo divertiti in tua compagnia.
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