Luigina De Simone, l’autrice del libro biografico AFGHANISTAN, un giorno per caso. Diario da Herat, nasce a Sant’Agata De’ Goti (BN) il 31 Marzo 1980. Vive tra Bologna e Sant’Agata de’ Goti, laureata in Scienze internazionali e Diplomatiche il 16 Marzo 2004 con tesi in Diritto Internazionale. Nel 2005 consegue il master in sviluppo e risorse umane e nello stesso anno parte per la scuola di reclute di Ascoli Piceno. Finito il corso verrà inviata in servizio presso la Brigata paracadutista “Folgore” a Legnago (VR). Viene trasferita a Bologna presso la Brigata Aeromobile e nel 2008 partecipa alla Missione ISAF in Afghanistan come addetta al Front Office, rimarrà ad Herat sei mesi. Nel 2010 decide di congedarsi e di dedicarsi alla composizione di questo libro.
Il libro suscita un certo interesse perché è un diario che parla di una missione umanitaria che ha tutte le caratteristiche, però, di una autentica guerra: è il diario tenuto e aggiornato periodicamente dalla stessa De Simone durante la sua permanenza in Afghanistan. Oggi, quel diario è stato composto cronologicamente, editato sapientemente per farne un libro, un’opera che testimonia gli eventi vissuti da un “vero” soldato italiano in missione.
E’ un libro che affronta una grande attualità, a tal punto che Luigina De Simone sarà ospite nella trasmissione BUONGIORNO CIELO, condotta dalla brava Paola Saluzzi, su Cielo TV, canale 26 di SKY Italia, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 06:30 alle ore 09:00.
La puntata che ci interessa è quella di lunedì 21 novembre 2011, Luigina De Simone verrà intervistata dalla Saluzzi e parlerà della sua esperienza vissuta in Afghanistan e del libro.
Dalla quarta di copertina:
Io, che almeno due volte a settimana ho dormito sotto i bunker per proteggermi dai razzi lanciati in base dai criminali afghani, non posso parlare di missione di pace soprattutto perchè, a questi razzi, c'era una risposta con l'invio di mangusta, gli aerei da guerra!
Io, che sono stata nelle trincee da dove si spara e si viene sparati, non posso parlare di solo missione umanitaria!
Io, che ho visto quei soldati morire, non posso pensare che un colpo di fucile sia pacifico.
Il vero dramma è che nessun soldato che parte sa dove va e cosa va a fare...