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Luino: ad un anno dallo scossone politico, quante cose sono cambiate? Quali sfide per il futuro?

Creato il 27 gennaio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Il 26 gennaio 2015 verrà ricordato a lungo nella storia del Comune di Luino, quando il sindaco Andrea Pellicini ha revocato a Franco Compagnoni la nomina ad assessore e la designazione a vicesindaco. Nello stesso giorno, inoltre, erano arrivate le dimissioni dell’ex assessore ai Servizi Sociali, Giuseppe Taldone. Il giorno dopo il primo cittadino luinese aveva nominato vicesindaco Alessandro Casali ed assessore Caterina Franzetti. Ad un anno da allora sono tanti gli aspetti e le dinamiche politiche mutate all’interno della maggioranza di Pellicini, che ha vinto lo scorso 31 maggio le elezioni amministrative per il secondo mandato. Quali sfide per il futuro?

Il Comune di Luino (comune.info)

Il Comune di Luino (comune.info)

26 gennaio 2015, una data storica per il Comune di Luino. Avevano sorpreso tutti le parole dell’allora ex vicesindaco Franco Compagnoni lo scorso 26 gennaio 2015, quando aveva criticato duramente sulla stampa locale il sindaco Andrea Pellicini. Il giorno stesso il primo cittadino aveva revocato a Franco Compagnoni, proprio per questa ragione, dopo quattro anni e dieci mesi dall’inizio del suo mandato, la nomina ad assessore e la designazione a vicesindaco. Poche ore più tardi, invece, erano arrivate le dimissioni di Giuseppe Taldone, dal ruolo di assessore ai Servizi Sociali. In quelle ore l’instabilità e l’incertezza politica del paese aveva preso il sopravvento su tutta la cittadinanza. Il giorno successivo, però, durante una conferenza stampa, Andrea Pellicini aveva nominato suo vice Alessandro Casali ed assessore Caterina Franzetti (ndr, che ricoprono ancora questi ruoli). Così facendo la Lega Nord ha scelto la strada di continuare a sostenere il proprio sindaco.

La campagna elettorale e le elezioni di maggio. In quell’occasione, tra tira e molla vari, è iniziata la campagna elettorale vera e propria che ha portato alle elezioni amministrative del 31 maggio scorso. Tante le polemiche, gli attacchi e le repliche scaturite da febbraio a maggio tra i vari candidati sindaci. Erano cinque le liste presenti: “Nuova Frontiera”, candidato sindaco Pellicini, “L’altra Luino”, guidata da Franco Compagnoni, “La Grande Luino”, con Giuseppe Taldone, “Movimento Italia Nazione” di Pietro Agostinelli e “Luino in Movimento – Controcorrente” di Fabio Cocomazzi. A tener banco, soprattutto, sono stati i temi riguardanti il turismo, il trasporto ferroviario con AlpTransit, la sicurezza sulla linea Luino-Gallarate, l’attenzione alla periferie e tanto altro. A spuntarla però, con un risultato a sorpresa per la grande differenza di voti, è stata “Nuova Frontiera”, con l’elezione a sindaco di Pellicini. Per “L’altra Luino” sono stati eletti consiglieri di minoranza Compagnoni, Nogara e Petrotta, per “La Grande Luino” Taldone e per il “Movimento Italia Nazione” Pietro Agostinelli. Niente da fare invece per Fabio Cocomazzi. Ben sei le donne elette: per la maggioranza Laura Frulli, Caterina Franzetti, Giovanna Ballinari, Alessandra Miglio e Simona Ronchi, per la minoranza, Enrica Nogara.

La situazione attuale. Ad oltre sette mesi dall’elezione di Pellicini, la maggioranza è solida e continua a lavorare in base ai punti presentati nella previsione di programma. La minoranza, dal canto suo, è attiva sia durante le sedute del consiglio comunale sia ascoltando i bisogni dei cittadini. Alcuni consiglieri, infatti, in questi ultime settimane, oltre a presentare istanze in consiglio, si sono resi disponibili e messi a disposizione del “Comitato a sostegno dell’Ospedale di Luino”: su tutti Pietro Agostinelli ed Enrica Nogara. La mobilitazione trasversale, guidata da Giorgio Ferri, ha ottenuto in soli tre weekend oltre 4mila firme contro il depotenziamento del nosocomio luinese. La questione sanitaria è al centro del dibattito nell’alto Varesotto, insieme ai problemi legati al turismo, allo sviluppo del territorio, alla sicurezza dei cittadini e all e dinamiche della Comunità Montana Valli del Verbano. All’interno della maggioranza, in questi mesi, un peso più influente lo ha preso la Lega Nord che, insieme al vicesindaco Casali, si muove anche attraverso il canale di Regione Lombardia per presentare problemi e cercare soluzioni, come già fatto per reperire i fondi per la riqualificazione di Palazzo Verbania.

Le sfide future per il sindaco Pellicini e la sua maggioranza. Pellicini, però, a partire dallo scorso giugno, è chiamato a numerose sfide per fare in modo che Luino diventi anzitutto il perno centrale turistico dell’alto Lago Maggiore. Partendo dal fatto che si tratta del secondo mandato (ndr, il sindaco non potrà essere ricandidato), coraggiosamente, in ottica lungimirante, il primo cittadino potrebbe optare per alcune scelte, magari impopolari, che renderebbero i luinesi soddisfatti non nel breve ma nel lungo periodo. Ne sono esempio il Parco a Lago e il nuovo tratto di lungo lago, che hanno ridato linfa, in parte grazie anche all’amministrazione Mentasti, a tutto il centro di Luino. Allora si potrebbe pensare di pedonalizzare il centro storico (ndr, ZTL ad orario e in base alle esigenze dei residenti), di lavorare sull’area del Cinema Pellegrini e renderla dopo decenni il polo culturale che era anni fa, o anche sperimentare nuove idee e progetti nelle aree periferiche, rendendole meno residenziali e più centri aggregativi. Per il turismo, invece, è necessario sia intervenire, lo si aspetta da troppo tempo, sulle strutture ricettive attraverso un maggior dialogo tra pubblico e privato, sia creare una rete ad hoc in grado di gestire tutte le case in affitto e bed & breakfast presenti sul territorio. Legare turismo e sport, infine, potrebbe essere un’occasione da sfruttare, anche in base al successo dello scorso anno delle manifestazione sportive organizzate da Luigi Manzo e dalla Canottieri Luino.

A queste sfide si aggiungono quelle legate all’ordinaria manutenzione, proprie di qualsiasi amministrazione, e si potrebbero creare poli creativi-lavorativi per giovani e start-up presenti a Luino. I cosiddetti co-working, che probabilmente permetterebbero a Luino, nonostante la distanza, di “avvicinarsi” a Milano.


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