Si tratta di un tema molto delicato e complesso quello dei contributi previdenziali che gli amministratori devono versare. Così, in un consiglio elettorale “politico-elettorale”, ieri sera, è stato il consigliere Pietro Agostinelli a chiedere chiarezza, attraverso un’interrogazione, sul “pagamento a forfait di contributi previdenziali da parte del Comune di Luino a favore del sindaco, Andrea Pellicini”. Il Comune di Luino, da parte sua, ha emanato una nota stampa firmata dal responsabile del servizio, il dottor Francesco Fachini.
Il consigliere comunale di Luino, appartenente al MIN, Pietro Agostinelli
L’interrogazione che chiede chiarezza al sindaco Pellicini sui contributi previdenziali che il Comune di Luino gli ha versato. In una sala consiliare molto gremita si è tenuto, ieri sera, il consiglio che ha affrontato diverse problematiche nonostante l’amministrazione Pellicini si stia concludendo. Dopo il dibattito, voluto da Vincenzo Liardo, sulle note vicende politiche locali, si è discusso della situazione dei laboratori di analisi degli Ospedali di Luino e Cittiglio e della chiusura dell’ufficio postale di Voldomino. A destare particolare clamore, però, è stata, senza ombra di dubbio, l’interrogazione presentata dal consigliere del Movimento Italia Nazione, Pietro Agostinelli. L’oggetto è il “pagamento a forfait di contributi previdenziali da parte del Comune di Luino a favore del sindaco, Andrea Pellicini”. Lo Stivale Pensante aveva già affrontato l’argomento nello scorso agosto nell’articolo “Contributi previdenziali ai sindaci? Solo se dimostrano di non svolgere nessun’altra attività lavorativa“. La materia è molto complessa e tecnica poichè si entra in particolarità legislative gestite dalle sezioni regionali della Corte dei Conti, che è un organo dello Stato, presente in vari ordinamenti giuridici. Ha le funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo e funzioni di vigilanza in materia fiscale sulle entrate e sulle spese pubbliche all’interno dei bilanci delle pubbliche amministrazioni.
L’interrogazione presentata da parte del consigliere di minoranza, Pietro Agostinelli (MIN). “Verificando alcune determinazioni emesse dal Servizio Affari Istituzionali e Gestione dei Flussi Documentali dell’ente, pubblicate sull’albo pretorio, – spiegava ieri sera il consigliere Pietro Agostinelli – ho rilevato la determinazione 1606 del 4 dicembre 2014 relativa ai contributi previdenziali versati a favori degli amministratori, lavoratori autonomi, di cui all’articolo 86 comma 2 del decreto legge 267/2000. Con la sopracitata determinazione l’amministrazione comunale di Luino ha liquidato alla cassa nazionale di previdenza forense, per l’anno 2014, la somma di 3.631 € al sindaco di Luino, Andrea Pellicini, libero professionista. Ho il dovere di segnalare l’univoco orientamento espresso dalle varie sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, peraltro richiamate anche nella determinazione in questione, con particolare riferimento al requisito di esclusività, ai fini del versamento dei contributi previdenziali. Questo può avvenire solo nel caso in cui gli amministratori locali non siano lavoratori dipendenti e che sia subordinato alla rinuncia da parte dell’amministratore all’attività lavorativa per tutto il periodo di durata del mandato elettivo. A tale riguardo allego alcuni dei numerosi pareri espressi dalle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti: sono ventitré. In tal senso anche il Ministero dell’Interno, Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, in data 9 aprile 2014, ha condiviso i pareri della Corte dei Conti. La determinazione 1606 adduce come motivazione interpretativa, per la liquidazione dei contributi del sindaco, un parere favorevole espresso dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), un’associazione senza fine di lucro e non un organo istituzionale come la Corte dei Conti.”
Ventitré i i casi in Italia in cui si è espressa la Corte dei Conti in materia. Durante l’interrogazione presentata, Pietro Agostinelli cita ben 23 pareri delle sezioni di controllo della Corte dei Conti in Italia (cinque in Lombardia, quattro in Piemonte, tre in Toscana, due in Abruzzo e Marche, una in Sicilia, Puglia, Veneto, Sardegna, Umbria, Emilia Romagna). Non da ultima, infatti, quella sopracitata riguardante il caso del vice sindaco del Comune di Poggiofiorito in cui si chiedeva se il Comune fosse tenuto al pagamento dei contributi previdenziali al sindaco in carica, iscritto alla Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri. La richiesta riguardava i periodi nei quali il primo cittadino ha svolto l’incarico di amministratore locale, senza di fatto svolgere la libera professione di geometra, pur non avendo l’interessato provveduto a presentare, preventivamente, una dichiarazione di sospensione dell’attività lavorativa. In questa circostanza la Corte dei Conti ha chiarito che prima di riconoscere all’amministratore il beneficio dei versamenti contributivi, l’ente locale è tenuto a verificare nel concreto la circostanza che il sindaco non abbia continuato a svolgere – anche in via minima o residuale rispetto all’esercizio della funzione pubblica – la propria attività professionale. A tal fine, sarà onere del lavoratore autonomo comprovare di aver sospeso l’attività in costanza di espletamento del mandato amministrativo con idonea documentazione attestante in concreto il requisito dell’esclusività.
La nota stampa firmata dal responsabile del servizio, il dottor Francesco Fachini. “Nella seduta del consiglio comunale di ieri sera – si legge sulla nota stampa emanata dal Comune di Luino – è stata sollevata la questione relativa al pagamento di una quota forfettaria (corrispondente al contributo minimo soggettivo) dei contributi previdenziali a favore degli Amministratori, lavoratori autonomi. La determinazione oggetto di interrogazione è stata adottata nella consapevolezza delle diverse interpretazioni formulate dalla Corte dei Conti, peraltro menzionate nel provvedimento. Si è trattato di un atto ben ponderato ed assunto in piena trasparenza. La corretta interpretazione data alla norma è peraltro confermata dal disegno di legge proposto dal Governo, quale provvedimento collegato alla Legge di stabilità 2015, che risolve il problema, riconoscendo espressamente agli autonomi il diritto ai rimborsi a carico degli enti, con l’estensione di tale diritto ai componenti degli organi istituzionali dell’Unione dei Comuni. Il Governo ha fatto così proprie le osservazioni del Presidente di ANCI, On. Piero Fassino, Sindaco di Torino, già preannunciate al Sindaco del Comune di Luino nella nota del 10 giugno 2014 e riportate nella determinazione predisposta dagli uffici. Viene quindi ribadito l’orientamento interpretativo pacificamente attuato negli anni precedenti alle pronunce interpretative della Corte dei Conti, in ragione del quali i contributi a favore degli amministratori autonomi venivano regolarmente pagati dal Comune, nella misura di legge dovuta.”
Le domande poste al sindaco Pellicini dal consigliere Agostinelli. Nella sua interrogazione Pietro Agostinelli chiede al sindaco Pellicini di conoscere “la posizione relativa agli importi percepiti a titolo forfetario dei contributi previdenziali dal Comune di Luino anche negli anni precedenti e se i pagamenti da parte dell’ufficio e/o da parte del funzionario comunale preposto siano dovuti nel rispetto dell’articolo 86 comma 2 del decreto legislativo 267/2000″. Si chiede chiarezza anche “sulla situazione riguardante altri componenti della giunta comunale, nel caso in cui abbiano percepito somme a titolo forfetario dei contributi previdenziali e se la liquidazione sia avvenuta correttamente”. Si chiede, infine, “l’impegno da parte del sindaco a chiarire e a prendere le opportune decisioni in base a quanto riferito questa sera.”