Arriva la replica del sindaco di Luino, Andrea Pellicini, dopo le parole del Circolo Sel di Luino e di Maccagno con Pino e Veddasca sul parcheggio dell’ex area Diana (cliccare qui). Il primo cittadino luinese spiega l’iter procedurale per la trasformazione dell’area ex Diana in parcheggio. Ecco il comunicato.
Il sindaco di Luino, Andrea Pellicini
Luino, Pellicini replica a Sel: “Nessuna arroganza, il parcheggio dell’ex Area Diana realtà consolidata”. “Non avrei mai pensato di essere definito ‘politicamente arrogante’ solo per aver dato avvio ad un procedimento di trasformazione di un’area, già’ di fatto destinata a parcheggio, con l’obiettivo di sottrarla al fango e alla terra che oggi l’affliggono. Ma Intraina e’ fatto cosi’. Ad osservazioni intelligenti, meritevoli di attenzione, alterna giudizi sferzanti e allusioni offensive. Ciononostante, non gliene porto rancore, cercando di guardare alla sua ammirevole passione per la cosa pubblica, piuttosto che al suo atteggiamento spesso insopportabile. Vengo quindi al merito della questione.
Il ‘parcheggio’ in via Goldoni è una realtà consolidata ormai da qualche anno. Il terreno è una proprietà del Comune di Luino risalente agli anni ’70, utilizzato come magazzino fino agli anni ’90. Nei primi anni 2000 fu oggetto di un accordo con ALER (ndr, agenzia per l’edilizia residenziale pubblica) per recuperare un edificio e capannoni fatiscenti in appartamenti per anziani, quindi per realizzare un nuovo complesso immobiliare sul terreno che sale lungo la via Collodi, utile a finanziare la sistemazione dell’area sottostante per servizi pubblici. Di tale accordo fu data concreta attuazione soltanto alla prima fase, mentre l’attuazione del nuovo complesso residenziale venne differito ad una più favorevole congiuntura del mercato immobiliare.
Il PGT che – come dicono i tecnici – sottende un ‘procedimento a formazione complessa’, stante gli impegni ancora in corso con ALER ha dovuto confermare la precedente previsione di PRG, tipizzando l’area come ‘residenziale’. Con il disimpegno di ALER, si è poi tentato di mutuare la medesima operazione con operatori privati, ma queste sperimentazioni non hanno trovato il riscontro nel mercato.
Quanto proposto più recentemente dalla Giunta è semplicemente l’approvazione del DPP (ndr, documento preliminare alla progettazione), un atto previsto dall’art. 15 commi 5 e 6 del DPR 207/2010 e prodromico, in questo caso, ad aggiornare la strumentazione urbanistica – il PGT – . Quel provvedimento di Giunta è quindi utile ad avviare il procedimento di confronto e partecipazione proprio su una variante, mirata e puntuale, al Piano per il Governo del Territorio. Le procedure, art. 15 DPR 207/01, art. 19 del D.lgs 327/01 e L.R. 12/05, prevedono infatti che, per la realizzazione di un’opera pubblica non conforme al PGT, la giunta debba prima approvare un documento preliminare alla progettazione, il DPP, che sarebbe l’idea di massima dell’opera medesima; sarà poi redatto un progetto preliminare, che dovrà però essere approvato dal Consiglio Comunale, quale ‘adozione’ di contestuale variante al PGT.
Le procedure avviate dalla Giunta con l’approvazione del DPP (documento preliminare alla progettazione) sono quindi rispettose della filiera procedimentale e, al contempo, aprono – proprio con il processo partecipativo previsto dalla variante al PGT – al più ampio e utile confronto sull’idea e sul ‘come’ meglio attuare il progetto”.