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Luino, SEL: “I processi partecipativi possono premiare la qualità dell’azione politica”

Creato il 30 gennaio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Dopo la pubblicazione dell’articolo dal titolo “Luino: ad un anno dallo scossone politico, quante cose sono cambiate? Quali sfide per il futuro?“, interviene sul tema Sinistra Ecologia Libertà circolo di Luino e Maccagno con Pino e Veddasca. Ecco il comunicato stampa.

Diego Intraina e Antonio Azzarito, del Circolo di SEL di Luino e di Maccagno con Pino e Veddasca

Diego Intraina e Antonio Azzarito, del Circolo di SEL di Luino e di Maccagno con Pino e Veddasca

È sempre difficile rappresentare a 360 gradi la storia recente; è molto facile dimenticarsi nella sua descrizione alcune causalità che hanno determinato alcuni fenomeni o che stanno ancora velatamente lavorando con lo scopo di predisporre nuove volontà – si legge nel comunicato firmato dal circolo SEL di Luino e Maccagno con Pino e Veddasca -. Diventa d’obbligo pertanto, per un giudizio, permettere che queste causalità possano essere riconosciute in modo da poterle valutare e apprezzare come azioni comportamentali e solo secondariamente per riconoscere il soggetto causante. Però, in politica, molto spesso, questo secondo riconoscimento risulta essere indispensabile ed importante per riuscire ad orientare in futuro l’elettorato, in modo tale che si possa indirizzare le decisioni verso risorse e risposte strutturanti alternative.

L’articolo pubblicato qualche giorno fa espone dei fatti ormai evidenti a tutti: il fallimento di una determinata classe dirigente di centro-sinistra, che ha voluto seguire soluzioni elettorali fuori da ogni comprensibile logica politica, logiche lontane da quotidiane capacità di relazioni collettive e pertanto da condivisione delle idee con il presunto elettorato. Tutto questo purtroppo è successo sebbene al proprio interno i malori di evidente fallimento fossero stati preavvisati e si fosse spiegato, più volte, che non esistevano congiunturalmente strumenti idonei di comunicazione per far comprendere all’elettorato tale “rivoluzione di pensiero”. Era evidentemente difficile fare accettare, in tempi brevi e senza comunicazione, una soluzione che contraddiceva l’omologante pensiero della contrapposizione maggioritaria: siamo diversi ma possiamo governare tutti insieme. Oggi pertanto è legittimo chiedersi se la conseguenza di questa difficile condizione di comunicazione (e non solo) è l’argomento e la ragione che ha prodotto il cambiamento dell’attuale strategia da parte di alcuni partiti locali che, impotenti e pertanto trascinati per i capelli, sembrano essere decisi a rallentare le loro responsabilità per annacquarsi all’interno di benvenuti e legittimi comitati.

In questa azione rinunciataria dei partiti, la risposta e i comportamenti politici dell’Amministrazione invece risultano essere sempre più apparentemente “autonomiste”. L’Amministrazione, scorrettamente isolata dai partiti, viene lasciata indifesa ad affrontare i suoi obblighi istituzionali, viene lasciata sola ad affrontare articolati momenti d’apertura che richiedono, in modo forte, processi partecipativi e deliberativi che, per immaturità o poca destrezza conoscitiva, la fanno spesso inciampare in contraddizioni peggiori di quelle che si potrebbero provocare attraverso il tradizionale dirigismo.

Sinistra Ecologia Libertà circolo di Luino e Maccagno con Pino e Veddasca ha voluto insistere, incontrandosi più volte con il Sindaco, sulla possibilità e opportunità di verificare la progressione, l’utilità e l’efficienza di questi nuovi comportamenti amministrativi. SEL ha più volte richiesto e proposto a questa Amministrazione azioni concrete ritenendo però corretto metterci direttamente la faccia, confermando la sua piena disponibilità e attiva collaborazione mirata.

Siamo pertanto soddisfatti della decisione presa nel considerare la possibilità d’affrontare i problemi del centro storico di Luino come uno degli ambiti possibili per iniziare un cantiere pilota riguardante i processi partecipativi; siamo oltremodo ottimisti per il primo incontro avvenuto a Creva tra alcuni esponenti di partito e personalità dell’Amministrazione in merito alla discussione sui problemi territoriali legati alla salute, certi che, alla seconda convocazione nel giorno 3 febbraio sempre al Circolo di Creva, la maggiore partecipazione premierà la qualità dell’azione politica”.


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