PUNTO CALDO. La miccia della corsa si è accesa li dove da diverse edizioni inizia la bagarre: al secondo passaggio sull' Alto de Jaizkibel, ascesa sulla carta non ripidissima, ma affrontata sempre a velocità sostenute e quindi in grado di fare selezione. Luis Leon Sanchez ha aperto le danze attaccando in modo deciso, e l'invito al ballo è stato accettato da Vinokourov e Sastre che lo hanno seguito dando vita così al gruppetto di testa. Tra gli inseguitori ottimo Gesink, che non ha resistito all'attacco dei tre, ma ha tentato successivamente di rientrare tirando fino al traguardo. Bene anche Zubeldia, grintoso nel credere fino alla fine al ricongiungimento, purtroppo per gli inseguitori mai avventuto.
FINALE SCRITTO. Vino e Sastre sapevano che in volata Sanchez sulla carta li avrebbe nettamente bruciati, grazie al suo spunto veloce ed esplosivo. Vinokourov ha voluto non lasciare nella di intentato provando un attacco ai meno 3 km a cui i suoi compagni di fuga hanno resistito. Sul traguardo Sanchez come da pronistico ha messo tutti alle proprie spalle: prima Vino e poi Sastre. Per lo spagnolo la vittoria più prestigiosa del 2010, per Vino l'ennesimo ruggito di un leone ancora grintoso e per nulla stanco. Sastre invece ha battuto il classico colpo, come a dire: ci sono ancora! Cosa non fatta da Damiano Cunego, il più atteso degli italiani, mai visto in testa al gruppo e assente ingiustificato in una prova sulla carta adatta alle sue caratteristiche.