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Luis Sepúlveda a Pordenone per "Dedica festival"

Creato il 08 marzo 2015 da Gaetano61
 
Per una settimana, da ieri,  Luis Sepúlveda è ospite di Pordenone nell'ambito di  Dedica Festival. E proprio ieri pomeriggio, in un Teatro Verdi gremito, lo scrittore cileno, in dialogo con Bruno Arpaia, ha deliziato il pubblico con il suo stile semplice, condito da un'ironia di fondo. Sepúlveda, tra l'altro, ha parlato di come gli è sorta la passione per la scrittura, e in particolare di come i suoi esordi furono in campo poetico. All'età di tredici anni, il futuro scrittore incontra una ragazza che gli fa girare la testa, la ragazza lo invita alla festa di compleanno, e Luis si chiede quale regalo potrà farle: dopo aver scartato l'idea di un libro ("non so se le piace leggere"), quella di un disco ("non so se le piace la musica e quale tipo") e una confezione di dolci ("potrebbe essere diabetica..."), il giovane Sepúlveda pensa ad un oggetto per lui di grande valore, uno di quegli oggetti dai quali ci si separa solo per darlo ad una persona speciale, e quell'oggetto è la foto autografata della nazionale di calcio cilena che partecipò ai mondiali (giocati proprio in Cile) del 1962. La ragazza (come facilmente prevedibile) non si dimostra interessata alla foto, e alla domanda di Luis di quale fossero i suoi interessi, questi si sente rispondere: "mi piace leggere libri di di poesie". Da quel momento, quel ragazzo di tredici anni iniziò a scrivere poesie.

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