Anche in questa sua ultima pubblicazione di viaggio, Ultime notizie dal Sud (edito da Guanda) lo scrittore Luis Sepúlveda conferma come era già avvenuto nel precedente volume Patagonia Express, la sua passione per le storie e gli incontri: viaggiare è scoprire i luoghi conoscendo le persone che li abitano e lasciandosi incantare dalle loro storie; proprio fra le prime pagine di questo libro, l'autore ricorda una affermazione dello scrittore e saggista Julio Cortázar: "è assurdo cercare le storie, perché sono loro che acquattate, nascoste, stanno in paziente attesa dello scrittore che avrà la missione di scriverle".
E così, armato come di consueto di una moleskine, in compagnia del suo amico Daniel Mordzinski, noto fotografo argentino, Luis Sepúlveda parte ancora una volta per il Sud del mondo e giunge in Patagonia, dove la gente "avverte il carattere fondante delle parole e quando le pronuncia dà vita alle cose che nomina, popolando la durezza della steppa". I due viaggiatori fanno tanti e diversi incontri, molto interessante si rivela la conoscenza di Tano, un liutaio di lontane origini calabresi che nel 1980 all'età di vent'anni, aveva lasciato Buenos Aires ed era giunto in Patagonia, "convinto che nei boschi andini avrebbe trovato il legno adatto a creare meravigliosi strumenti a corda".


Ora che il ritratto di Tano è completo grazie alle parole di Sepúlveda e alle foto di Mordzinski, sarebbe interessante scoprire le storie di questi violini giunti dal silenzio della steppa e realizzati sì fra il cielo e la terra di Patagonia, eppure destinati alla sensibilità di esperti musicisti, che chissà dove in Europa e nel mondo forse ancora li suonano.
Le foto presenti nel testo sono di Daniel Mordzinski



