Chi è questo Lula di cui conosciamo solo questo simpatico nome, dal vago parlottolio infantile?
E’ il presidente del Brasile che dopo due mandati lascia la presidenza del suo paese. Quello che meraviglia è che lascia la carica con l’85% di gradimento.
(Il presidente Lula)
Gli succederà probabilmente una donna: Dilma Rousseff, del suo stesso partito.
Questa donna è una candidata di tutto rispetto, ha fatto la resistenza durante i regimi dittatoriali degli anni settanta ed è stata anche in prigione.
Non si sa se sarà gradita anche agli Usa che da sempre hanno appoggiato i regimi dittatoriale in quel continente. Ma con Obama presidente forse, ci sarà amicizia, stima e collaborazione.
(Dilma Rousseff)
Ma se ci domandiamo che cosa sappiamo del Brasile, ci accorgiamo che sappiamo molto poco. Ci veniva rappresentato come un paese per turisti, il paese del colore, della samba, del carnevale e purtroppo anche delle favelas e dei meninos de rua.
(Favela)
Ma dobbiamo aggiornarci. Quel paese è cambiato molto rispetto a quello che sapevamo.
Il bilancio nazionale del Brasile continua a crescere ogni anno. 37 milioni di cittadini brasiliani hanno raggiunto la classe media. Il reddito medio è di 2100 euro al mese. Ma a noi queste informazioni non vengono dette. Ci sono ancora le favelas ed i meninos, ma nell’insieme è un paese ricchissimo ed è diventato l’ottava potenza economica nel mondo.
Il merito di questo progresso non sarà solo di Lula, ma resterà nella storia del Brasile, un presidente straordinario e molto gradito al quale va riconosciuto il merito di essere rimasto sempre lo stesso. Un operaio.
Un operaio vero, che non nascondeva neppure la sua menomazione: la mancanza di un dito di una mano, perso sotto una pressa, quando lavorava in fabbrica.
In un sondaggio pubblicato sulla Stampa, è stata posta la seguente domanda ai brasiliani:”se aveste la possibilità, che cosa vorreste acquistare?” hanno risposto tutti: una lavatrice.
Da come ci era stato presentato, folclore, colore, samba, carnevale di Rio, ci saremmo aspettati, uno “stereo”.