Luna di miele - new york e la seconda chance

Come promesso, inizio con il primo post dedicato al viaggio di nozze.
La nostra luna di miele è iniziata con una prima tappa carica di aspettative: la Grande Mela.
Siamo partiti due giorni dopo il matrimonio, il 4 agosto. Il volo per Madrid, dove abbiamo fatto scalo, è stato perfetto in quota ma pessimo all'atterraggio. Dopo 8 ore siamo atterrati in una NY al tramonto.
Il nostro albergo era a Time Square. Vi lascio immaginare l'impatto. Luci al neon fortissime, gente in fila davanti ai teatri, una Broadway pulsante e viva, calda e impaziente.
Eravamo abbastanza stanchi, quindi ci siamo limitati a restare nei paraggi e a mangiare il primo Hamburger.
Il mattino seguente è iniziato il vero viaggio.
Dopo una meravigliosa colazione a base di pancakes, caffè americano e frutta, siamo andati alla scoperta di Manhattan.

LUNA DI MIELE - NEW YORK E LA SECONDA CHANCE

Prima colazione americana.

Central Park

Central Park è il polmone verde di NY. Un'oasi silenziosa, immersa nel frastuono della città dove i newyorkesi si rilassano, fanno jogging e portano a spasso i loro cani.
Posso dire che non immaginavo questo parco così pulito e ben tenuto.
Diciamo che molte cose mi hanno stupito degli americani, ma il rispetto delle regole in primis. Si ha un'idea diversa di questo mondo, ma quando lo vivi ti accorgi che tutto funziona, che il patriottismo resta imperante e che rispettano e amano le loro città nella maniera più assolta.
Ora, però, devo svelarvi un segreto che forse troverà contrarie molte di voi.
Quando abbiamo deciso le mete per il nostro viaggio, NY era una tappa obbligata. Insomma, non si può visitare l'America e non passare per il fulcro.
Abbiamo scelto di sostare solo tre giorni, con l'intenzione di ritornare e dedicarle il tempo che merita.
Quando chiedevamo consigli a viaggiatori esperti, tutti a dirci: NY non è l'America.
Non capivamo il senso di questa frase finché non ci siamo stati.
Ribadisco: NY merita una seconda chance. Anche perché la prima, diciamocelo, se l'è giocata male.
Vi ho detto che gli americani ci hanno stupito, ma NY ha deluso le nostre aspettative.
Sporca, caldissima, con questi personaggi astrusi sempre di fretta, con il telefono incollato all'orecchio e nelle mani caffè, ipad, 24ore, giacche insulse.
Sarà che se ne parla così tanto, sarà che è così decantata, insomma uno si aspetta chissà che.
Wall street è un crogiolo di uomini alla prese con le loro esistenze incasinate.
Time Square è sporca. Sporchissima. Piena di turisti che stanno lì a fissare le luci.
La statua della Libertà è minuscola. Il Word Trade Center è un cantiere aperto.
Il Village, zona di locali e movida, non è altro che una trasposizione mal riuscita di angoli europei.
Little Italy è la tristezza infinita. Insomma,a nostro parere, si salva ben poco.
Ecco, ora sentitevi libere di lapidarmi.
La premessa e promessa di un ritorno, anche immediato, nella grande mela è l'unica cosa di cui siamo sicuri.
Il tempo è stato poco e so che è una città che sentita, assaporata, scoperta. Quindi non ci resta che tornare e restarci il tempo necessario per amarla come fan tutti.